"Si tratta di residui di altri stanziamenti del passato più le anticipazioni delle prossime annualità per integrare la quota prevista per il 2015 nella legge di stabilità", spiega ad AbruzzoWeb l'assessore comunale dell'Aquila alla Ricostruzione, Pietro Di Stefano. Per quest'anno lo stanziamento di partenza era di soli 384 milioni, insufficiente a coprire il fabbisogno, esiguità che aveva attirato critiche placate con la promessa degli anticipi. Al di là di questo stanziamento, si attende comunque ancora la "cassa", i soldi in contanti, per sbloccare il decimo e l'undicesimo elenco di lavori. La notizia è ufficializzata nella nota del Cipe. Di questa somma complessiva circa 802,5 milioni di euro sono per il Comune di L'Aquila, circa 192,2 milioni per gli altri 56 comuni del "cratere", circa 131,7 milioni per i comuni fuori del cratere. Sono stati anche assegnati 6,9 milioni per servizi di natura tecnica e assistenza qualificata sia in favore delle amministrazioni del territorio direttamente coinvolte nelle attività di ricostruzione (gli Uffici speciali), sia in favore della Struttura di missione. Inoltre, dopo una ricognizione delle risorse residue, sono stati assegnati 86,3 milioni di euro a copertura di anticipazioni garantite dal commissario delegato per la ricostruzione.