Il Ministro Fornero ha espresso la volontà di trovare una soluzione al problema. Il 23 febbraio iniziative in tutta Italia e Conferenza stampa a Roma Subito la legge contro le dimissioni in bianco”.
Stamattina infatti si è svolto l'incontro con il ministro richiesto dalle 14 donne (Roberta Agostini, Ritanna Armeni, Giovanna Casadio, Titti Di Salvo, Mariella Gramaglia, Raffaella Lamberti, Maria Pia Mannino, Marisa Nicchi, Liliana Ocmin, Anna Rea, Serena Sorrentino, Soana Tortora, Laura Trezza, Sara Ventroni) promotrici dell’appello per il ripristino della legge contro le dimissioni in bianco: “donne diverse - spiegano - per cultura politica e collocazione lavorativa, unite dalla convinzione del grande valore dello spirito di quella legge. “Nell’incontro - afferma la delegazione di donne presenti oggi all'incontro - abbiamo ribadito l’urgenza del ripristino di una procedura semplice e priva di costi per impedire che alle persone al momento dell’assunzione venga fatta firmare una lettera di finte dimissioni volontarie da utilizzare quando quelle persone incorrano in un infortunio,un incidente o non siano più gradite oppure quelle donne inizino una gravidanza”.
Infatti, osservano le donne, “le dimissioni in bianco sono una pratica medievale, non degna di un paese civile, utilizzata non solo ma anche nei confronti delle giovani madri-native e migranti. La cancellazione della legge, aggiungono, “fa sì che oggi non ci sia uno strumento di contrasto efficace e preventivo dell’abuso. Anche per questo in questi tre anni e mezzo non abbiamo mai smesso di chiederne il ripristino. L’efficacia della legge, la sua semplicità, il suo valore simbolico ci hanno fatto chiedere alla Ministra di trovare una soluzione in tempi brevi”. Il Ministro del Lavoro e delle pari opportunità nel corso dell’incontro, fanno sapere, “ha espresso la consapevolezza del problema e la volontà di affrontarlo con una soluzione adeguata. A nostro avviso esiste l’urgenza di impedire l’abuso delle dimissioni, per garantire i diritti delle persone e le imprese che rispettano le regole”. Per sostenere questa urgenza il 23 febbraio ci saranno iniziative in tutta Italia e una Conferenza stampa a Roma.