Nov 21, 2024 Last Updated 11:04 AM, Nov 21, 2024

Piano Non autosufficienza. Il confronto tra Governo, sindacati e associazioni riprenderà a settembre

Pubblicato in Salute
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dal sito web di LiberEtà. Un fondo per la non autosufficienza da implementare rispetto ai 400 milioni di euro attuali e un Piano complessivo per definire i Livelli essenziali. Queste le indicazioni emerse dall’ultimo incontro, il terzo in ordine di tempo, si è svolto il 26 luglio, tra governo e parti sociali su un tema che coinvolge oltre due milioni e mezzo di anziani in Italia. Leggi Le proposte dei Sindacati.

Per il Governo sono intervenuti il sottosegretario al Lavoro e alle Politiche Sociali Franca Biondelli e il vice Ministro dell’Economia Enrico Zanetti. Per la Conferenza delle Regioni è intervenuta l’assessore Rita Visini. Presenti Cgil, Cisl, Uil Confederali e dei Pensionati e le principali Associazioni impegnate per i diritti e l’inclusione delle persone con disabilità e in condizione di non autosufficienza. Per la delegazione Cgil sono intervenuti Nicola Marongiu, Stefano Cecconi (Cgil) e Oliviero Capuccini (Spi Cgil).

All’inizio della riunione la sottosegretaria Franca Biondelli e il vice Ministro Zanetti hanno informato le parti di aver richiesto formalmente al Ministro Padoan, che non ha ancora dichiarato disponibilità ad accogliere la richiesta, un aumento del fondo non autosufficienza per l’anno prossimo, così come richiesto anche da sindacati e associazioni presenti all’incontro.

Il Direttore del Ministero del lavoro e delle politiche sociali Raffaele Tangorra ha ricordato che la proposta di Piano e di Livelli Essenziali per la non autosufficienza prevede come primo passo un intervento per le persone con disabilità gravissima. A queste persone, come da norme vigenti, deve essere destinato almeno il 40 per cento del fondo per la non autosufficienza.

In particolare, ha illustrato l’accordo raggiunto dal Governo con la Conferenza delle Regioni sui nuovi criteri di riparto della quota del fondo per gli interventi rivolti alle persone in condizioni di disabilità gravissima. Tra Governo e Regioni sono stati concordati strumenti di classificazione uniformi in tutto il territorio nazionale, con una serie di griglie di valutazione della disabilità gravissima per superare quelle adottate nei differenti sistemi regionali. È stato concordata una sperimentazione dei nuovi criteri e una maggiore gradualità e flessibilità nella loro attuazione (effetti dal 2017 anziché dal 2016), anche per evitare impatti negativi per gli aventi diritto.

I sindacati presenti all’incontro hanno ribadito che i provvedimenti verso la disabilità gravissima rappresentano un primo parziale atto di un “cantiere sulla non autosufficienza”, che complessivamente riguarda una platea molto più ampia e che necessita di ulteriori interventi. Chiedono, in primis, un Piano complessivo per la non autosufficienza per definire i Livelli Essenziali e che il tavolo aperto su un tema così importante sia reso sede di confronto permanente.

Il confronto riprenderà settembre in vista della legge di stabilità.

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