Cgil, Cisl e Uil hanno contestato la delibera della giunta regionale n.285, approvata il 3 maggio 2016, con la quale la Regione Abruzzo inseriva la compartecipazione degli utenti alla spesa socio-sanitaria per i cittadini. La delibera stabiliva la soglia ISEE di reddito troppo bassa, non considerando lo stanziamento di 7,5 milioni del fondo di solidarietà previsto in bilancio: era necessario quindi ampliare l'esenzione in favore dei cittadini e dei Comuni per la compartecipazione ai servizi socio-sanitari.
L'accordo sottoscritto modifica la delibera di giunta 285/2016, prevedendo soglie ISEE più rispondenti alla situazione e introducendo variazioni rispetto alla tipologia della malattia, della composizione del nucleo famigliare e del reddito ai fini della compartecipazione alla spesa da parte dell'utente per la quota sociale residenziale e semiresidenziale.
Vengono infatti fissate tre tipologie di ISEE:
1 - da 15.000 euro per adulti disabili non coniugati e senza figli con reddito ISEE riferito al solo assistito,
2 - da 24.000 euro per adulti disabili (coniugati e/o con figli) e anziani non autosufficienti (coniugati e/o con figli) con reddito ISEE riferito al nucleo familiare ristretto (articolo 6, comma 2, d.p.c.m. 159/2013),
3 - da 36.000 euro per minori con disabilità con reddito ISEE riferito al nucleo familiare.
Le tre tipologie individuate sono suddivise in ulteriori quattro fasce di compartecipazione alla spesa, in base al reddito del nucleo famigliare o della persona. Con l'accordo sindacale appena sottoscritto si consente a un maggior numero di utenti che usufruiscono dei servizi socio-sanitari di essere esenti dalla spesa per la compartecipazione, tutelando così le fasce più deboli della popolazione.
Le segreterie regionali Cgil Cisl Uil Abruzzo