con cui dovrebbero essere accolte le persone che sono costrette per varie ragioni a lasciare il loro Paese.
Una emergenza che viene gonfiata perché utile come tema di propaganda da parte della destra, senza che peraltro siano messi in campo strumenti seri per governare il fenomeno e facilitare accoglienza, integrazione e inclusione. Ciò che sta succedendo è che stanno svanendo i sacrosanti principi di inclusione e accoglienza, alla base dei nostri valori europei, stanno invece guadagnando i populismi e i nazionalismi che di questo argomento costruiscono la loro retorica come pane quotidiano.
Ma noi come Sindacato Pensionati Italiani della CGIL non siamo stati a guardare e abbiamo risposto aprendo una grande operazione verità sui numeri reali dell’immigrazione. Dietro numeri e acronimi dei migranti si nascondono le storie di PERSONE e dalla loro voce abbiamo voluto capire come funziona qui da noi il sistema di accoglienza dall’arrivo all’eventuale inclusione.
Mentre il governo Meloni si appresta a rinchiudere nei centri albanesi i migranti, che stremati arrivano sulle coste del nostro Paese, lo SPI CGIL in collaborazione con la Fondazione Di Vittorio ha dato vita nella mattinata di sabato 2 marzo 2024, nella sede della Camera del Lavoro della CGIL del Molise, ad un Focus group sul tema Migranti maturi e anziani, perché proprio attraverso un’indagine qualitativa sulla loro condizione di vita vogliamo anticipare quali bisogni ci sono e quali politiche mettere in campo come Sindacato.
Sono tante le domande della ricerca per i nostri ospiti di diversa etnia e provenienza, che sono giunti numerosi in casa CGIL. Quali erano i loro progetti di vita quando sono arrivati da noi? Cosa significa essere uno straniero anziano? Perché tanti di loro, soprattutto donne, nonostante l’età continuano a lavorare? Qual è stato il valore di avere una comunità di riferimento? Sui luoghi di lavoro hanno subito maltrattamenti? Sono stati sfruttati, emarginati o accolti? Quali le difficoltà di accesso al welfare (prestazioni previdenziali, sociali, assistenziali, anche in rapporto a esperienze chiave/spartiacque della propria vita: genitorialità, ricongiungimento, malattia, formazione e istruzione, etc.)?
L’indagine servirà alla nostra azione sindacale per intervenire con la contrattazione sociale territoriale in quei settori che sappiamo hanno un notevole impatto sulla vita dei migranti: diritti e welfare.