Le relazioni introduttive sono state affidate a Rino Giuliani e Cesare Novelli, rispettivamente il Portavoce del FAIM (Forum che unisce 1500 associazioni di Italiani sparse in ogni parte del Mondo) e il Presidente dell’Istituto Fernando Santi (Associazione che dal 1970 si occupa di accoglienza, integrazione, immigrazione ed emigrazione). Gli esempi portati, riferiti alle attività di valorizzazione delle risorse locali, delle tipicità e delle tradizioni popolari condotte in 40 comuni delle Province di Frosinone, Rieti e Viterbo, hanno stimolato un confronto sulle opportunità di seguire questo modello e replicarlo nell’area del Fortore e più in generale in Molise. Sul tema delle nuove emigrazioni, che vede partire 200 mila italiani l’anno, in gran parte giovani laureati e diplomati del Mezzogiorno, i relatori hanno portato esempi su come sia possibile aiutare queste persone nell’apprendimento della lingua, nella ricerca di una casa, nelle tutele sanitarie, quando perdono improvvisamente il lavoro e si trovano all’estero senza reti di protezione di alcun genere. Per l’immigrazione sono state messe in rilievo le attività formative condotte a Roma e nel Lazio destinate ai profughi e rifugiati per agevolare il loro inserimento in Italia, conoscere le normative, apprendere con titoli certificati la lingua e disporre di una qualifica professionale utile ed efficace.
L’interessante confronto che ne è seguito ha visto intervenire il Sindaco di Jelsi che ha evidenziato le difficoltà finanziare in cui versano i piccoli comuni delle aree interne, ma allo stesso tempo ha messo in risalto il dinamismo della sua comunità, il modello di accoglienza per profughi e rifugiati attraverso lo SPRAR, l’intraprendenza delle piccole imprese locali e la determinazione a perseguire ogni percorso utile a rilanciare l’economia e creare opportunità di lavoro sul territorio.
A seguire sono intervenuti la Segretaria del Sindacato Pensionati CGIL Abruzzo e Molise, Maria Lucia Pasquale, il Presidente dell’AUSER Molise, Dante Leva, il Presidente della Pro Loco di Gildone, Giuseppe Vitale, il Responsabile dell’Eco Museo di Macchia Valfortore, Mario Mancini, il Presidente dell’Associazione Culturale “La Terra” di Duronia, Giovanni Germano, il Direttore de Il Bene Comune, Antonio Ruggieri, per il CAMMINA MOLISE Michele Cianciullo, il Comitato Molise Pro Venezuela, un imprenditore veneto dell’economia digitale e il regista della “Ballata dell’Uomo Orso” Pierluigi Giorgio, che hanno apprezzato le indicazioni dei relatori condividendone l’impianto culturale, la metodologia e i contenuti strategici. Ovviamente sono state segnalate anche le difficoltà in cui si trova ad operare a causa della lontananza delle istituzioni, dell’assenza di ogni coinvolgimento delle comunità locali e delle associazioni, dei ritardi nei tempi di pagamento sulle attività svolte anche per importi modestissimi come nel caso delle Pro Loco. Riconosciuto il coraggio dei volontari che consentono senza alcun sostegno istituzionale, di dar vita ad esperienze straordinarie come l’Eco Museo di Macchia Valfortore, CAMMINA MOLISE, Cammina Molise in Argentina, e le Pro Loco con la promozione del territorio, iniziative culturali, pubblicazioni e altre attività.
La Segretaria dello SPI – CGIL ha ricordato le tre manifestazioni promosse recentemente su questi temi a Celenza sul Trigno, a Castel del Giudice e a Castel di Sangro, oltre alla grande manifestazione della CGIL sullo sviluppo locale del 5 ottobre scorso a Larino conclusa dal Segretario Nazionale Confederale Franco Martini. Il Presidente dell’AUSER si è posto a disposizione per sostenere iniziative di cooperazione e partenariato locale, interregionale e di collaborazione con il Forum delle Associazioni degli Italiani nel Mondo e con l’Istituto Fernando Santi per dare seguito e continuità al percorso avviato insieme al Comune di Jelsi.