Il 26 di settembre scorso alla presenza di Enrico Panini si è tenuta la cerimonia di chiusura di quel campo, molti di voi erano presenti, a chi non lo era sono state inviate le pergamene che ricordano il vostro impegno e la vostra solidarietà.
Tutti insieme le compagne e i compagni dell'Abruzzo vi dicono grazie, e io,fuor di retorica a nome di tutto lo SPI vi dico che senza il vostro aiuto, nella faticosa gestione e nella quotidianità dei problemi,noi non ce l'avremmo fatta: nel primo terribile momento ci avete dato comprensione umana e sostegno anche psicologico, di fronte ad una immane tragedia che ha cambiato le nostre vite e la nostra regione. Subito dopo è partita una gara di solidarietà che ci ha fatto toccare con mano di che pasta è fatta la CGIL, di come la vita di tutti noi è attraversata da ideali, da idee, da passioni comuni che ci sostengono nella vita quotidiana, e che ci fanno vivere e pensare al futuro progettando una società fatta di uomini e donne liberi, che trovano nella solidarietà, anche praticata e fatta di sacrificio e di fratellanza, un loro comune denominatore.
Inoltre, la sottoscrizione per il terremoto, con il suo alto livello raggiunto e con la finalizzazione alla realizzazione di una struttura per anziani che rimanga alla città, ci permette di continuare una attività tesa a spingere su una concreta politica basata sui servizi alla persona anziana per poter praticare la nostra idea di welfare partecipato. Un ringraziamento particolare, che esprimeremo direttamente, anche all'Auser nazionale,per il grande impegno diretto e per quello delle strutture regionali soprattutto della Lombardia, grazie a loro abbiamo potuto esprimere sul campo anche i nostri volontari con la certificazione valevole per la Protezione civile. Per ultimo, ma non per importanza, la presenza dei giornalisti di “ LIBERETA' “ e del sindacato nazionale SPI sul campo ci ha dato la possibilità di squarciare il velo mediatico costruito sulla rappresentazione di quella realtà a senso unico, dando un contributo alla costruzione della verità e della realtà in quel territorio così colpito e così ferito.
Inviandovi ancora con queste righe il grazie dell'Abruzzo vi saluto tutti affettuosamente. Giovanna Zippilli.