che ciò avvenga anche per la Valle Peligna ma la Cgil si ribella: «una disparità di trattamento inaccettabile un duro colpo da ammortizzare per chi è chiamato a restituire tutto e subito. In queste ore c’è grande confusione tra i pensionati e i cittadini della Conca Peligna per la restituzione dell’Irpef sospesa in seguito al terremoto e così, dopo che la sede di via Teofoli Patini della Cgil, ieri, è stata letteralmente presa d’assalto, il sindacato punta i piedi. «Siamo preoccupati per pensionati e cittadini - dice Carlo Cocco del sindacato pensionati della Cgil - perché non c’è chiarezza nelle disposizioni ed esiste grande difficoltà non solo per i pensionati, ma anche per tutti i lavoratori del territorio nel compilare il modello F24. La nostra sede è stata totalmente invasa da pensionati e lavoratori per sapere cosa fare». Anche perché, «ulteriore confusione ha generato l’emendamento al decreto legge 78 del 24 giugno scorso. La normativa non è affatto chiara. Non si comprende, ad esempio, se la proroga, per la restituzione al 1° gennaio del prossimo anno, riguarda tutti i residenti della provincia dell’Aquila o solo i Comuni che ricadono nel cosiddetto cratere. Non è possibile arrivare a “marginare questa piena” e per questo la Cgil e lo Spi chiedono che la proroga per la restituzione delle tasse avvenga per tutti i residenti della provincia dell’Aquila dal gennaio del prossimo anno e che vengano emanate disposizioni chiare per la restituzione».
Il Messaggero 29/06/2010