L’Assemblea, che ha approvato all'unanimità la relazione del Segretario, ha visto la partecipazione di 81 delegati da tutta la provincia dell’Aquila, alla presenza di Bruno Pierozzi, SPI CGIL nazionale; Luciano Fratoni, segretario regionale SPI CGIL; Federica Benedetti, segretaria provinciale CGIL L’Aquila, e Anna Maria Di Felice che ha portato il saluto della UIL pensionati.
Il Congresso è stato preceduto da 22 assemblee precongressuali - 7 Area Marsica, 7 Area Peligna, 6 Area Aquilana, 2 Alto Sangro - e 6 assemblee di lega: Valle del Giovenco, Alto Aterno, Sangro Aquilano, Area Peligna, Area Marsica, Area Aquilana.
Nelle assemblee sono state affrontate le tematiche proposte dai documenti congressuali, dal piano del lavoro alla carta dei diritti, dalla sicurezza sul lavoro - dall’inizio dell’anno sono state superate le 500 morti sul lavoro – ai temi relativi alla dimensione locale: l’occupazione, le zone terremotate, le aree interne di Abruzzo e Molise e in particolare della provincia aquilana, interessate ormai da decenni da una continua caduta demografica, un progressivo invecchiamento della popolazione e una forte riduzione del presidio e della manutenzione del suolo, dei boschi e degli edifici, con effetti gravi che si ripercuotono anche sugli altri territori. Sono le aree con sistemi stradali insufficienti e pericolosi, lontane dai servizi di base come scuole e ospedali, e con indici mediamente più elevati per quanto riguarda invecchiamento della popolazione, disoccupazione, disagi dovuti alla mancanza di presidi socio-sanitari, isolamento. L'analisi ha evidenziato elementi peculiari, veri segnali d'allarme, per quanto attiene alla condizione, particolarmente difficile, degli anziani soli che vivono nei piccoli centri colpiti dal terremoto.
Al centro del Congresso provinciale, svoltosi dalle 9.30 alle 18.00, i temi del lavoro e dello sviluppo, le peculiari problematiche dei pensionati, il focus sull'attuale fase politica ed economica in Italia, l'immigrazione e le derive xenofobe e razziste, le problematiche relative alla regione e alle aree interne, con particolare riguardo alla provincia aquilana e alle zone colpite dal sisma, la qualità della vita delle fasce più deboli.
Il confronto, molto partecipato, ha offerto una rilevante varietà di spunti di riflessione e dibattito, dall’analisi politica alle prospettive socioeconomiche territoriali ai punti all’ODG; tra gli elementi analizzati e ampiamente condivisi dall'Assemblea , l’attenzione alle fasce più deboli della popolazione, la necessità di ripristinare il diritto alla rivalutazione delle pensioni e l’attenzione alle pensioni sociali e quelle al minimo perché sono quelle delle persone che si trovano più in difficoltà.
A conclusione dei lavori sono stati eletti il nuovo Comitato direttivo provinciale - 42 componenti - e l’Assemblea provinciale - 55 componenti - e, dopo l'approvazione della relazione del Segretario, è stata approvata una mozione a sostegno del cosiddetto “Modello Riace” per l’integrazione.
"Lo SPI rappresenta la categoria che conta il più alto numero di iscritti del Sindacato, e la riconferma alla Rappresentanza provinciale è una responsabilità che mi onora", ha affermato il Segretario generale, "Le problematiche, tanto nella dimensione locale che su quella nazionale, sono tante e per molti aspetti ancor più complesse che in passato, ma dobbiamo essere capaci di cogliere, negli ostacoli, le opportunità, consapevoli delle difficoltà ma anche capaci di procedere con fiducia”.