Nella sua relazione ha sottolineato la necessità che la Cgil mettain campo azioni e iniziative, se necessario anche una vera e propria mobilitazione con le altre organizzazioni sociali, per rilanciare il tema dello sviluppo e del lavoro nella provincia, che da una parte vede il capoluogo e il cratere sismico impegnati in una difficile ricostruzione mentre dall’altra le aree urbane vedono progressivamente peggiorare la loro situazione socio-economica. Sulmona non riesce a risollevarsi da una crisi che l’attanaglia da molti anni e che richiede con urgenza un’attenzione e interventi specifici, e anche Avezzano e la Marsica (a lungo il locomotore economico di questa provincia) hanno imboccato una china pericolosa e assistono allo sfaldamento di un tessuto industriale che è stato il loro punto di forza.La Cgil dell’Aquila incalzerà il governo nazionale e sosterrà ogni iniziativa si metterà in campo per garantire i fondi per la ricostruzione e il rilancio dell’economia (a partire dalla certezza dei tempi e la velocità dell’erogazione), mentre toccherà anche alla nuova giunta regionale che uscirà dalle elezioni amministrative di maggio attuare quel cambio di rotta che le zone interne dell’Abruzzo e la provincia dell’Aquila in particolare sollecitano da troppo tempo alle istituzioni regionali.