Le donne dello Spi e della Cgil dell'Aquila con la Rete8marzoaq, hanno aderito e partecipato alla manifestazione lanciata dall’appello dell’Assemblea della Magnolia, unendosi alle tante donne arrivate da ogni parte del paese.
Tull Quadze, in lingua pashtun Tutte le Donne hanno dato la loro voce per prendersi cura del mondo, assieme alle donne afghane, alle precarie, alle lavoratrici, alle migranti, alle studentesse, alle insegnanti, alle sindacaliste, a chi subisce quotidianamente violenza e femminicidio, per dire al governo che è indispensabile un netto cambiamento di rotta, una “Rivoluzione della cura” in grado di sovvertire le regole del gioco della politica e cancellare il paradigma imposto dai poteri forti, per rivendicare ovunque e sempre il diritto agli spazi necessari per vivere ed essere libere, perché la nostra è la rivoluzione della cura del pianeta e di tutte le forme di vita che lo compongono.
Hanno partecipato alla manifestazione ribadendo l'impegno già manifestato a L’Aquila nei sit-in, promossi e organizzati dalla Rete8marzoaq, del 16 luglio 2020 “Prendiamoci cura del mondo” e del 25 novembre 2020 “Se ci fermiamo noi si ferma il mondo”.
Si riportano di seguito alcuni passi degli appelli lanciati in occasione dei sit-in:
"Sappiamo di essere depositarie di un sapere e di un'esperienza sul lavoro di cura che ci viene dalla nostra vita quotidiana. Pensiamo che il nostro lavoro debba essere riconosciuto e vogliamo essere protagoniste, a partire dalla nostra città e dalla nostra regione, nella costruzione di un nuovo modello di welfare per ribaltare il rapporto tra lavoro produttivo e riproduttivo - ad oggi del tutto sbilanciato in favore del primo - e permettere una vita libera e felice a donne e uomini, giovani e anziani, bambine e bambini.
In questa ottica sono per noi prioritari: un sistema di sorveglianza sanitaria territoriale capace di rispondere al bisogno di salute delle cittadine e dei cittadini; un reddito per l'autodeterminazione, un salario minimo europeo e un welfare veramente universale; un sistema di servizi adeguato e di qualità per l'infanzia; scuole sicure con spazi appropriati; manutenzione e messa in sicurezza del territorio".