tratto da sito www.italiani.ca Sabato 21 aprile, presso la Sala degli Specchi della Biblioteca Mozzi Borgetti di Macerata si è svolto un incontro con alcune rappresentanti del Comitato Laquiladonne Terre-Mutate, nell’ambito delle iniziative promosse dall’Osservatorio di Genere e dal Comune di Macerata.
Si tratta di un Comitato nato a L’Aquila all'indomani del sisma del 2009 e costituito da alcune realtà aquilane di donne che lavorano in ambito politico, culturale e sociale sul territorio da tanti anni, come la Biblioteca delle Donne “Melusine”, il Centro Antiviolenza per le Donne e le Donne in Nero, insieme alla rivista Leggendaria, alle donne dello SPI CGIL e della CGIL.
All’incontro hanno partecipato Filomena Cioppi, Luciana Di Mauro, Anna Tellini e Loretta Del Papa del Comitato Donne Terre-Mutate, insieme all’assessore alle Pari Opportunità del Comune di Macerata Federica Curzi, la consigliera di Parità della Regione Marche Paola Petrucci, nonché Natascia Mattucci dell’Osservatorio di Genere, Gennaro Carotenuto e Ines Corti dell’Università di Macerata, Michela Verdecchia del Forum delle Donne CGIL Macerata e l’artista Giuseppe Gentili, autore dell’opera scultorea Un’aquila per l’Aquila.
L'obiettivo che le donne aquilane di Terre Mutate si sono poste subito dopo il terremoto è quello di portare a L'Aquila l'attenzione e gli sguardi di altre donne. Per far ciò hanno lanciato un appello, Ben vengano le donne a maggio, al quale hanno risposto molteplici associazioni nazionali.
Il 7 e 8 maggio 2011 ha avuto luogo una due giorni, a L'Aquila, in cui le Terre-Mutate hanno mostrato la loro città a chi non l'aveva ancora vista sventrata e a chi non riusciva neanche ad immaginarla.
Sono stati giorni in cui si è cercato di ampliare lo sguardo anche su altre problematiche, si sono organizzati vari laboratori tematici e intessute reti di relazioni.
Da allora è nata una singolare staffetta tra il Comitato Terre-Mutate e tante donne associate e singole del territorio nazionale che si sono unite a sostegno delle aquilane nella realizzazione del loro progetto.
Il Comitato è parte attiva della ricostruzione civica del capoluogo abruzzese, in prima linea per la costruzione della Casa delle Donne aquilana, in Piazza Palazzo. Si tratta di un progetto che preesisteva al terremoto del 6 aprile 2009. Da tempo, infatti, si era posta l’esigenza di uno spazio sociale e culturale in cui accogliere le donne vittime di violenza, sostenerle nel percorso di uscita dalla violenza e dare loro anche un “rifugio di transito” verso le strutture residenziali protette.
Dopo il terremoto che ha devastato persone e beni, questa esigenza è cresciuta, rafforzando la funzione sociale del Centro Antiviolenza dell’Aquila, operante dal 2007.
Per tali evidenti motivi c’è bisogno, oggi più che mai, a L’Aquila, di una Casa delle Donne quale luogo di accoglienza e di incontro, per ritessere le relazioni e diventare fulcro della vita associativa, luogo di cultura, di ricerca, di servizio, aperto alle donne di ogni provenienza, appartenenza religiosa, politica e collocazione sociale.