I lavori sono iniziati con la relazione del segretario confederale, Roberto Ghiselli. Le conclusioni, in programma sono state affidate al segretario generale, Susanna Camusso. All’iniziativa, hanno partecipato delegati e quadri della Cgil, e sono stati invitati, oltre a Cisl e Uil, i Presidenti, gli Uffici di presidenza e i capigruppo delle commissioni Lavoro di Camera e Senato. Sono intervenuti: Renata Polverini, vicepresidente commissione Lavoro e Previdenza della Camera e Debora Serracchiani, capogruppo Pd commissione Lavoro e Previdenza della Camera.
“In una fase così delicata – sottolinea la Cgil – il tema della previdenza assume una rilevanza particolare. Per questo motivo, in coerenza con l’iniziativa avviata dal sindacato nella precedente legislatura, anche in questa fase chiediamo ai nostri interlocutori di affrontare il tema di una vera riforma previdenziale, che superi strutturalmente l’impianto complessivo della Legge Fornero, sulla base della Piattaforma sindacale unitaria: ‘Riformare le pensioni dare lavoro ai giovani’, che rimane per noi la proposta su cui confrontarci”.
Ripartire quindi dai punti nodali della Piattaforma, equità, flessibilità, riconoscimento di lavori diversi e fatiche diverse. Lo ha spiegato bene il segretario nazionale Roberto Ghiselli introducendo i lavori. "La legge Fornero non è stata una riforma previdenziale ma un modo per fare cassa sulle spalle dei lavoratori e dei pensionati. Quello che serve oggi non è un ritocco ma una una riforma organica del sistema previdenziale che guardi ai giovani con carriere discontinue, alle donne, alle fatiche".
"L'Italia ha forse il peggiore sistema previdenziale in Europa, soprattutto se confrontato con quello dei Paesi che ci hanno chiesto di modificare il nostro. La rincorsa all'aspettativa di vita è inaccettabile". Il giudizio secco del segretario generale della Cgil Susanna Camusso durante l'iniziativa organizzata dalla Cgil per rimettere in moto con il nuovo governo la Piattaforma unitaria sulle pensioni.