“Nell'incontro odierno in sede tecnica con il Governo si sono consolidati i punti che nel verbale di sintesi sottoscritto lo scorso 28 settembre erano già oggetto d'intesa: cumulo gratuito, quattordicesima, no tax-area, normativa sugli usuranti, cancellazione delle penalizzazioni. La riunione di oggi verteva sui due temi su cui il giudizio era stato sospeso: precoci e APE agevolata”.
“Sui precoci, se i testi finali corrisponderanno a quanto detto al tavolo - dichiara la Cgil - esprimiamo un giudizio positivo per il recupero del lavoro di cura come requisito della platea, pur nel limite generale dell'intervento”.
“Sull'APE agevolata invece - continua - il Governo ha cambiato le carte in tavola”. Nella nota si spiega infatti che l’Esecutivo “propone un requisito contributivo di 36 anni sulla platea dei lavori gravosi (e di 30 anni per disoccupati e disabili), questione mai emersa in questi mesi di confronto”. “L'APE agevolata - si specifica - è una prestazione di ‘reddito ponte’ che consente l'anticipo a 63 anni rispetto alla pensione di vecchiaia, che prevede come requisito di accesso 20 anni di contributi. Ciò rischia di vanificare lo sforzo fatto al tavolo nell’individuazione delle categorie da inserire nei lavori gravosi, sulle quali, peraltro, auspichiamo che non si facciano passi indietro”.
“In ogni caso, un giudizio compiuto sarà possibile solo quando potremo prendere visione degli articolati, perché vi sono anche altri elementi non pienamente definiti. Articolati - conclude la nota - che nonostante esplicita richiesta, il Governo non ha inteso rendere ancora disponibili”.
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