La Piattaforma unitaria, approvata il 17 dicembre scorso, chiede modifiche sostanziali ad un sistema previdenziale che, dopo la riforma Monti-Fornero, presenta aspetti di eccessiva rigidità e iniquità. In particolare le nostre richieste puntano a ripristinare meccanismi di flessibilità, a riconoscere la diversità dei lavori, ad indicare i 41 anni di contributi come sufficienti per l'uscita anticipata, a costruire un percorso per garantire pensioni dignitose per i giovani e per i lavoratori precari e discontinui...".
Su questi ed altri temi, tuttavia, "il governo non ha voluto avviare nessuna discussione", anzi ha manifestato l'intenzione di scaricare il costo di qualunque modifica al sistema previdenziale sulle spalle dei lavoratori. Da qui la mobilitazione unitaria anche nella nostra regione, annunciata alcuni giorni or sono da una lettera firmata dai segretari generali di Cgil Cisl e Uil Abruzzo, rispettivamente Sandro Del Fattore, Maurizio Spina e Roberto Campo.
Nei quattro capoluoghi abruzzesi le organizzazioni sindacali hanno promosso e organizzato i seguenti presidi unitari: - Chieti, dalle ore 9 alle ore 12, davanti al palazzo della Prefettura - L'Aquila, dalle ore 10,30 alle ore 12, presso la nuova Prefettura in corso Federico II - Pescara, dalle ore 16 in poi, accanto all'Urban Center in piazza Salotto - Teramo, dalle ore 8,30 alle ore 12,30 in piazza Martiri