Ne hanno parlato Maria Lucia Pasquale Segretaria Spi Cgil Abruzzo Molise, Carlo Salustro Presidente Auser Abruzzo e rappresentanti della Polizia di Stato.
In una situazione di crisi economica, in cui cresce il numero delle persone e delle famiglie che si trovano a vivere in condizione di difficoltà, per gente senza scrupoli, gli anziani diventano una sorta di bancomat attraverso il quale reperire risorse.
Necessario informare le persone e offrire loro un’opportunità di partecipazione democratica che le renda protagoniste anche in un confronto con gli enti locali, ossia con i principali soggetti deputati a occuparsi della gestione del territorio e di conseguenza anche della sicurezza della popolazione che vi abita. Garantire la sicurezza alle persone anziane, infatti, significa anche occuparsi della vivibilità di un territorio (dall’illuminazione delle strade ai parchi, alla presenza di forze di polizia), pratica questa che favorisce l’intera popolazione, in quanto pone un argine al degrado di intere zone delle nostre città.
L'iniziativa rientra nell'ambito del progetto Borgo S.U.D. Storie Unite dalle Donne. E’ un progetto portato avanti da Movimentazioni Aps, capofila, Auser Abruzzo e Cuntaterra, in collaborazione con Ananke, La Colmena e Atelier010, finanziato dalla Regione Abruzzo e dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, incentrato nel quartiere di Borgo Marino sud di Pescara.
L’obiettivo del progetto è quello di riqualificare e dare visibilità a Borgo Marino Sud, uno dei quartieri più caratteristici di Pescara, le cui storie sono strettamente interconnesse con il mare e i pescatori.
Attraverso 8 attività, come le punte della Rosa dei Venti, simbolo del progetto, si vuole riattivare il territorio e dare luce alle storie del posto con particolare riferimento al ruolo delle donne marinare, nell'intento di promuovere l'eguaglianza di genere e l'empowerment di tutte le donne e le ragazze, ridurre le ineguaglianze e rendere la città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, duraturi e sostenibili. Il tutto in un contesto sociale del quartiere con un alta concentrazione di popolazione anziana, in un quartiere dove insistono situazioni di degrado, esclusione, isolamento e solitudine.
Il progetto vuole inoltre promuovere nuove modalità di interazione tra generazioni e generi, attraverso lo scambio intergenerazionale, valorizzando il vissuto e l'esperienza delle donne, re-interpretato dalla creatività digitale giovanile e messo al servizio dello spazio urbano e dell'intera comunità attraverso BORGO STORIE laboratorio di narrazione di comunità con laboratori di teatro che tentano di restituire un senso alle esperienze della vita.
Importante l'apertura di uno sportello di ascolto con giorni e orari fissi settimanali per aiutare gli abitanti del luogo. Lo sportello è concepito come primo presidio alla diretta portata degli abitanti e un luogo in cui usufruire di servizi di ascolto, tutela, assistenza, orientamento e in cui, in caso di necessità si possa procedere ad una presa in carico strutturata, multidisciplinare e condivisa con i servizi del territorio e in raccordo con il Comune di Pescara.
Un grande lavoro di rete che si propone di accrescere la conoscenza dei problemi del territorio e implementare strategie di intervento efficaci nella risposta ai bisogni.