Questo il tema della manifestazione che è stata illustrata oggi a Pescara dai tre segretari regionali. "Ad oggi - ha detto il segretario regionale della Cgil Gianni Di Cesare - sulla cassa integrazione in deroga abbiamo risorse per l'Abruzzo che sono il 50% di quelle che servono, ovvero 50 milioni invece dei 100, 120 milioni almeno. C'é poi il problema degli esodati che per l'Abruzzo vede numeri allarmanti. Queste sono per noi emergenze, senza dimenticare il problema dei precari che crescono quotidianamente tanto nella Pa, quanto nel privato. C'é poi la questione che riguarda la fiscalità che colpisce soprattutto lavoratori dipendenti e pensionati. Per questo chiediamo che vengano fatti investimenti nella scuola, nell'Università e nella ricerca, oltre alla riforma della Pa. Questo produrrebbe un rilancio dell'occupazione e del sistema Paese, e in questo caso dell'Abruzzo. Mi preme sottolineare infine anche la questione credito che nella nostra regione è diventata prioritaria. E non parlo solo della questione che riguarda la Tercas che è molto grave".
Il segretario regionale della Cisl Maurizio Spina ha posto l'accento sul rilancio delle infrastrutture: "Mi auguro che si faccia di più, anche a livello regionale per affrontare con misure concrete la crisi. Dopo l'incontro con il ministro Lupi, aspettiamo la conferma dello sblocco da parte del Cipe dei 220 mln di fondi che, per quanto riguarda la nostra regione, andrebbero a potenziare, migliorare e far crescere quelle strutture prioritarie fra cui i porti di Pescara e Ortona (Chieti) e l'Aeroporto d'Abruzzo. Abbiamo detto al presidente della regione Gianni Chiodi che bisogna utilizzare le risorse del 2013 e programmare l'utilizzo dei Fondi 2014-2020 che da gennaio sono a disposizione".
Infine il segretario regionale della Uil Roberto Campo ha concluso che noi come regione Abruzzo negli ultimi anni siamo tornati ad essere la regione con il miglior dato rispetto al Mezzogiorno d'Italia. Non era così fino al 2007 quando eravamo la peggiore, ma oggi - ha detto Campo - siamo tornati ad essere in testa ad un Mezzogiorno che purtroppo sta sprofondando. Per questo abbiamo un drammatico problema di crescita che si ripercuote a livello regionale. Noi come sindacati parteciperemo alla manifestazione di Roma con le nostre specificità e con l'obiettivo del rilancio delle politiche di crescita e di messa al centro dell'Occupazione".