Le Segreterie Nazionali di Spi, Fnp e Uilp hanno deciso di intensificare le iniziative di sensibilizzazione nei confronti del Governo,
che a tutt’oggi non ha dato alcuna risposta ai temi principali della piattaforma rivendicativa unitaria.
In questo quadro, è stata realizzata una cartolina contenente le nostre istanze e indirizzata al Presidente del Consiglio. Tale cartolina sarà divulgata capillarmente su tutto il territorio, con l’obiettivo di coinvolgere non meno del 30 % degli iscritti alle tre Organizzazioni.
Entro la fine di maggio parte delle cartoline potrà essere spedita a Palazzo Chigi, mentre un consistente quantitativo dovrà essere recapitato presso le Segreterie nazionali di Spi, Fnp e Uilp, che provvederanno a consegnare le cartoline direttamente al Presidente del Consiglio. Le nostre Leghe sono al lavoro su tutto il territorio con FNP e UILP per la raccolta delle firme.
Nel suo intervento al XVII Congresso nazionale della Cgil, l’annuncio del Segretario generale dello Spi Carla Cantone:
« per chiedere giustizia sociale, nelle prossime settimane, insieme a Fnp e Uilp consegneremo al governo oltre un milione di cartoline dei pensionati. In questi ultimi sei mesi siamo stati protagonisti in tanti congressi coninvolgendo migliaia e migliaia di iscritti. Congressi, voglio precisare, svolti alla luce del sole, con discussioni e opinioni anche diverse.
Abbiamo raccolto anche critiche, che non ci devono spaventare: si chiama pluralismo, una vitamina per la nostra democrazia interna.
E cosa ci hanno chiesto nelle assemblee?
Di affrontare almeno tre emergenze: il lavoro prima tutto, per uscire da questi ultimi sette anni con più occupazione, meno povertà e più uguaglianza. Tre parole che hanno infranto i sogni di tanti ragazzi e che hanno portato angoscia e tristezza tra adulti e pensionati. Senza lavoro non c’è libertà, non c’è neppure la pensione se non c’è lavoro. È il lavoro che decide il futuro di tutti e le nostre proposte per la crescita e l’occupazione le abbiamo consegnate al Piano del Lavoro, che non deve prendere la polvere sugli scaffali. Deve essere portato e realizzato in ogni territorio, a partire dal Mezzogiorno, che è in ginocchio, e nel Centro-Nord, dove la crisi è profonda.
La seconda richiesta è la lotta alle ingiustizie sociali per mettere fine alle troppe disuguaglianza nei diritti di cittadinanza, nella sanità, nell’assistenza, compreso chi non è più autosufficiente, che siano anziani o bambini. Quanto tutti capiremo che le politiche sociali e le politiche di contrattazione sociale devono essere non solo una scelta ma la scelta del sindacato generale: quando capiremo che non si rivolve il diritto alla salute, lo dico anche agli attivi, con la sanità e l’assistenza integrativa per chi ha un lavoro. E gli altri? sanità e assistenza sono prima di tutto diritti costituzionali, universali per tutti.
Terza richiesta: combattere la nuova e vecchia povertà di fronte alla spregiudicatezza di chi detiene una straripante ricchezza, mentre ci sono nove milioni di poveri, 1.300.000 famiglie senza un reddito, nel lavoro la precarietà taglieggia i salari, 8 milioni di pensionati devono vivere con meno di 750 euro al mese e altri, 3 milioni, con meno di 500 euro al mese rinunciano a curarsi. Anche a loro occorre estendere i famosi 80 euro al mese del Governo. Renzi deve fare i conti col sindacato, anche su questo.
............Per questo, nelle prossime settimane, per chiedere giustizia sociale, insieme a Fnp e Uil consegneremo al governo oltre un milione di cartoline dei pensionati......