Fra i venti finalisti selezionati la giuria, presieduta da Marcello Teodonio, ha assegnato il primo premio a Enrico Meloni di Roma per la poesia Celo de piommo, secondo premio a Per Gaia di Antonio Covino di Napoli, terzo Renzo Fantoni di Crevalcore (Bologna) per l’ode Cla tèra.
Il Premio Città di Sulmona è stato assegnato a Ireneo Gabriele Recchia di Pianella (Pescara) per La luce de llu côre e menzione speciale della giuria a Nicoletta Chiaromonte di Roma per la poesia Migranti. Segnalati: Anna Bastell per la poesia Operèri, Egle Taverna per Vitimis, Aldo Rossi per La sportare, Nicola Garcea per la poesia Cola ca guarda lu mari, Floredana De Felicibus per la poesia Vicchie.
La coincidenza della edizione numero 10 con il decimo anniversario dalla morte del poeta a cui il Premio dal 2013 fu intitolato ha offerto un’importante occasione di riflessione sulle due ricorrenze. Mimì D'Aurora, coordinatore del Premio, ha ripercorso, con la proiezione di decine di immagini, molte delle quali inedite, le varie tappe del concorso. Dalle origini nel 2006, con la pubblicazione, su iniziativa dello SPI Abruzzo, di un’antologia di poesie di Vittorio Monaco dal titolo Vie della Memoria, dalla quale nacque l'idea di bandire il Premio di poesia in dialetto, arrivato fino ai nostri giorni con una crescita costante del suo prestigio a livello nazionale. Dopo le prime tre edizioni tenute a Pescara, dal 2013 il Premio nazionale viene organizzato in collaborazione con il “Centro Studi e Ricerche Vittorio Monaco”, viene intestato al poeta e diventa itinerante, legandosi alla rievocazione dei maggiori poeti dialettali abruzzesi.
Sono intervenuti: Manuela Cozzi assessore alla Cultura del Comune di sulmona, Antonio Di Fonso, vicepresidente del Centro studi e ricerche Vittorio Monaco, Loredana Piselli, segretaria SPI Cgil Abruzzo Molise. La commemorazione di Vittorio Monaco, cui è intitolato il premio ed il Centro Studi, nel decennale della scomparsa è stata affidata a Marcello Teodonio che ha ricordato l’impegno prezioso di Monaco, intellettuale, poeta e studioso, docente prima e preside poi negli istituti superiori sulmonesi, politico, sindaco di Pettorano, suo paese natìo, amministratore di enti territoriali e consigliere comunale nel Comune di Sulmona. Teodonio ha messo in rilievo la personalità umana, politica e culturale di Monaco, intellettuale organico nel quale la ricerca dell'essenziale, la condivisione dei valori, l’impegno verso la collettività, la denuncia dell'ingiustizia sociale e la parallela ricerca di soluzioni possibili, facevano un tutt’uno con la scrittura, in prosa e in poesia, in italiano e in dialetto.
Le traduzioni in italiano sono state lette da Tiziana di Tonno. L'evento è stato arricchito dalla musica di Michele Avolio accompagnato da Massimo Domenicano.