Un pomeriggio di festa che ha visto la proclamazione dei vincitori: Renato Gorgoni ha vinto con il suo romanzo La bella Sulamita mentre Pietro Taronna, Giuseppe Campo e Shira Herreman hanno vinto il premio Spi Stories con il cortometraggio Sìdera ispirato al libro di Mario Foderà Io Marinaro. Gorgoni si è aggiudicato la pubblicazione del libro che è già in vendita sul nostro sito. Campo, Taronna e Herreman hanno vinto invece 3mila euro. Secondo e terzo classificato per il Premio Letterario sono state Ania Pignatti con I fatti del ’54 e Anna Maria De Lena Pavcovich con Nati prima. Per loro due pennini d’oro e un diploma. Adriano Valerio, autore del cortometraggio Mon amour mon ami, e Caterina De Mata, autrice di Buonanotte, hanno vinto invece un anno gratis al cinema.
Nei giorni scorsi vi avevamo raccontato i finalisti di questa edizione, le loro opere e la preziosissima collaborazione che LiberEtà continua a portare avanti con l’Archivio Diaristico di Pieve Santo Stefano che conserva migliaia e migliaia di storie, tra cui proprio quelle che arrivano ogni anno per partecipare al Premio Letterario, giunto alla ventesima edizione. Marcorè ha accompagnato gli ospiti tra temi impegnati e complessi come la globalizzazione, le migrazioni, i diritti, la democrazia, sempre in punta di piedi, incalzando i due giurati presenti – il critico letterario Filippo La Porta per il Premio Letterario e lo sceneggiatore Salvatore De Mola per Spi Stories – con domande stimolanti e interessanti che hanno contribuito a restituire un ritratto a tutto tondo di tutti i finalisti presenti.
Gran finale di Neri Marcorè con il monologo di Giorgio Gaber La paura e la canzone di De Andrè Khorakhanè. Due interventi ragionati e in linea con i temi del premio: la tolleranza, la paura, l’accoglienza, il dialogo. Parole che oggi dobbiamo custodire e preservare con cura per rispondere con fermezza alle nuove onde nere che avanzano in Italia e in tutta Europa.
Ha partecipato una delegazione del gruppo di lettura Spi Cgil Abruzzo Molise. Guarda le foto.