Ci sono voluti mesi di lavoro, da parte degli attivisti del sindacato, per selezionare oltre quattromila volumi, catalogarli e sistemarli negli scaffali. E ieri è stato finalmente aperto al pubblico l'archivio-biblioteca nei locali di via Saragat. I beni librari e documentaristici saranno dunque patrimonio della Camera del lavoro dell'Aquila. «Si tratta di opere dal grande valore storico e culturale - spiega il segretario provinciale della Cgil Umberto Trasatti - altri scatoloni sono in arrivo. È proprio vero, come diceva il sindacalista e partigiano Bruno Trentin, che la Cgil fa cultura». Almeno 250 i volumi donati dai privati, 520 le foto archiviate e 20 i manifesti che raccontano la storia del Paese e non solo le tappe del sindacato.
Anche se ancora in via di sistemazione, intanto, chiunque potrà consultare il materiale a disposizione anche di tanti studenti universitari che spesso si rivolgono alla Cgil per avere materiale e documenti per le loro tesi di laurea e le loro ricerche scolastiche.
I volumi provengono dalla biblioteca «Luciano Lama», fondata nel 1968 nel Centro studi e formazione sindacale di Ariccia, ed è un primo passo per
la costituzione di un osservatorio sulla contrattazione. La grande mole di documenti infatti lo consente. «Abbiamo la possibilità - spiega Loretta Del Papa dello Spi-Cgil - di diventare un punto di riferimento per i delegati sindacali». Si tratta di un osservatorio sulla contrattazione unico in Abruzzo, che raccoglierà contratti aziendali, sociali-territoriali, di sito e accordi di secondo livello.
Il lavoro per organizzare la biblioteca non è ancora finito: ora si deve completare la sistemazione del materiale acquisito, trasferire i dati su una piattaforma web, condividerla con la rete dei Centri di documentazione Cgil e avviare i servizi di apertura, prestito e consulenza. Questi ultimi saranno gestiti dallo Spi-Cgil.
A supervisionare il lavoro è il comitato di gestione, costituito da Paolo Perna (coordinatore), Egidio Pezzuto, Fernando Rossi, Michele Cecconi, Federica Benedetti, Annamaria Ximenes e Maria Pia Lombardi.