Nov 24, 2024 Last Updated 4:35 PM, Nov 22, 2024

Sisma, l'impegno del sindacato pensionati CGIL per L'Aquila

Pubblicato in Ricostruzione
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di Marianna Gianforte  “Non credo di avere abbandonato il settore degli anziani dopo il terremoto, ma certo la tragedia del sisma che ha distrutto un’intera città e disgregato il suo tessuto sociale, è stata presa sottogamba dallo Stato,con il risultato che si è venuta a creare uno scontro tra i governi e nazionali e quelli locali”. Il sindaco dell’Aquila Massimo Cialente ha risposto così alle sollecitazioni della segretaria provinciale dello Spi Cgil Loretta Del Papa, in occasione del convegno organizzato dallo Spi abruzzese e aquilano dal titolo “La ricostruzione dell’Aquila: il contributo del sindacato pensionati della Cgil e della popolazione anziana”.

Un incontro al quale hanno preso parte il segretario dei pensionati europei (Ferpa) Carla Cantone, il segretario nazionale dello Spi Cgil, Ivan Pedretti, il segretario provinciale della Cgil, Umberto Trasatti, il segretario dello Spi Abruzzo, Giovanna Zippilli, quello regionale della Cgil, Sandro Del Fattore. Un’occasione per affrontare a tutto tondo le problematica che riguardano degli anziani ma anche per ricordare quanto fatto dai pensionati nel post-sisma. A partire dal volontariato di centinaia di pensionati dello Spi e dell’Auser (arrivati da tutt’Italia nella fase dell’emergenza) nella tendopoli di Coppito, fino, tra le altre cose, ai progetti “Abruzzo. Aquila Viva e Solidale” e “Filo d’Argento” e la sottoscrizione tra iscritti e cittadini in tutta Italia con cui sono stati raccolti 500mila euro da destinare al recupero del centro per anziani nell’ex Onmi in viale Duca degli Abruzzi.

Uno dei centri più numerosi e importanti prima del terremoto e che la burocrazia tiene ancora fermo. “Colpa di un cavillo normativo che si è inventato la Regione, ma presto l’iter si sbloccherà e si potranno finanziare i lavori di recupero”, ha assicurato Cialente davanti a una platea di pensionati arrivati da tutto l’Abruzzo.

Una rassicurazione raccolta dalla Cantone, che ha ricordato con la consueta ironia e anche con commozione le sue visite alla città colpita dal sisma durante la fase dell’emergenza. “Lo Spi ha un cuore grande”, ha detto il segretario Ferpa, “fatto da persone che non si tirano indietro quando ci sono tragedie come quella dell’Aquila, dell’Emilia e prima ancora dell’Umbria e delle Marche. Ora aspettiamo di vedere finalmente andare a buon fine la generosità mostrata per L’Aquila con la ristrutturazione del centro sociale”. L’impegno della Cantone in Europa sarà rivolto a “sanità, assistenza, reddito”, ha spiegato, “e chiederò a Bruxelles che Marcinelle, dove sono morti tanti minatori italiani di cui molti abruzzesi, diventi il luogo della memoria di tutti gli Europei”.

L’Aquila avrà speranze di rinascere soltanto se “la ricostruzione materiale andrà di pari passo con quella sociale”, ha rimarcato Pedretti, “bisogna ridare identità a coloro che hanno perso i loro punti di riferimento e le relazioni sociali dopo il terremoto. Le istituzioni e chi detiene il ‘potere’ ha la responsabilità di andare a vedere quali sono le fragilità sociali, che aumentano sempre di più. Oggi ancora non è così”. Quanto alle pensioni, Pedretti ha mandato un messaggio al governo: “La cosa più sbagliata è quella di prendere delle risorse destinate alla previdenza , pagate dai lavoratori e dalle imprese all’Inps e trasferirle sulla spesa sociale. Tutte la volte che si tolgono delle risorse e si mettono a debito pubblico si fa del male al sistema previdenziale. Il premier continua a dire che le pensioni di reversibilità non saranno toccate. Bisognerebbe cambiare il testo del ddl sulla povertà. Altrimenti saremo pronti a fare tutte le azioni il necessarie. Non ci basta essere rassicurati”, ha sottolineato Pedretti, rimarcando che “questo è un intervento che pesa moltissimo sulle donne, non quelle di ieri, ma quelle di domani, che stanno nel contributivo, con bassi salari e si vedranno ulteriormente danneggiate nella loro possibilità di avere una pensione di reversibilità adeguata, pensione che, peraltro, è già decurtata. Gli interventi li hanno già fatti”. “Sono spuntati fuori, poi, 30mila pensionati d’oro – ha aggiunto Pedretti, che con le altre sigle sindacali aspetta ancora di essere convocato dalla commissione Lavoro proprio per discutere del ddl povertà, che contiene anche la norma sulla reversibilità – finora nessuno li ha mai voluti disturbare. Una clamorosa ingiustizia che andrebbe sanata anziché toccare le reversibilità e bussare sempre e solo alla porta di chi prende pensioni medio-basse guadagnate con il lavoro”.

Un sindacato di “lotta e di memoria” lo Spi Cgil: un concetto rimarcato da Rita Innocenzi, -non c’è sfida in cui lo Spi Cgil non sia protagonista. Terremoto, alluvioni, calamità naturali che mettono in ginocchio le comunità: i pensionati sono fra i primi a partire sempre”. All’Aquila, poi, “si è dovuto mettere in piedi un sistema nuovo mai sperimentato prima con il terremoto – ha aggiunto Innocenzi – siamo partiti da zero, dalla rottura dei legami di vicinato e i punti di riferimento, si è persa la cognizione degli spazi, e siamo ancora in una fase di laboratorio”. Innocenzi ha ricordato le fasi di forte coinvolgimento della popolazione e di attivismo nei primi anni dopo il sisma, il ruolo importante per mantenere viva la comunità che ha avuto la cosiddetta “assemblea cittadina” nel tendone di piazza Duomo, quartier generale di tante riunioni, iniziative, battaglie in cui si sono seduti non solo i rappresentanti delle istituzioni e della politica locali, ma anche di quella nazionale, “dove un ministro, quello per la Coesione territoriale Fabrizio Barca, veniva spesso tra le persone che chiedevano un confronto: una circostanza difficile da trovare altrove”, ha commentato la sindacalista. Memorabili resteranno poi le lotte contro le procedure d’infrazione dell’Europa nei confronti dell’Italia per la sospensione delle tasse alle imprese nell’immediato post-sisma, sospensione intesa erroneamente (“perché il governo si dimenticò di notificare il fatto all’Europa”) come aiuto di Stato. Innocenzi e Trasatti hanno poi ricordato il ruolo del sindacato nella definizione di una piattaforma comune su cui gettare le basi per una ricostruzione materiale e sociale coerente e rispettosa delle istanze delle persone e dei lavoratori coinvolti nel post-sisma, che permettesse di creare un sistema di relazioni “che esaltasse il ruolo delle parti sociali di settore e che prevedesse il pieno coinvolgimento delle istituzioni competenti anche prima dell’inizio di ogni fase della ricostruzione”, come si legge nel testo, e che gettò le basi per una filiera più trasparente e impermeabile alle infiltrazioni criminali. Fondamentale, in tal senso, anche il ruolo anti-illegalità del sindacato di centrosinistra, primo a denunciare, grazie alla sollecitudine della Fillea, casi di vero e proprio caporalato nella ricostruzione, come poi un’inchiesta della Procura della Repubblica confermò: si tratta dell’inchiesta “Social dumping“, arrampicatore sociale,un’inchiesta transnazionale che coinvolse anche la Romania, paese da cui venivano i lavoratori sfruttati, pagati tre volte di meno di quanto dovuto, fatti lavorare oltre l’orario consentito, costretti a vivere in camerate con decine di altri compagni, senza tutele e senza contratti, nata da una denuncia fatta alla Procura un paio di anni fa proprio dalla Fillea Cgil.

Nel presentare l’iniziativa, la Del Papa ha ricordato l’impegno dei pensionati per L’Aquila, a partire dalla raccolta a livello nazionale di fondi (500mila euro) per la ricostruzione del centro sociale per anziani all’ex Omni. “Un percorso intrapreso con coraggio a partire dalla tendopoli Murata Gigotti – ha detto – l’unico campo aperto e non militarizzato, in cui si sono avvicendati, anche per i servizi più umili, tante compagne e tanti compagni da tutta Italia: moltissimi i pensionati che arrivavano organizzati dallo Spi e dall’Auser che, oltre a rendere possibile l’attività di volontariato all’interno del campo, con il progetto ‘Abruzzo. Aquila viva e solidale’ ha attivato la rete del ‘Filo d’argento’, avviato servizi di aiuto alla persona e servizi di trasporto per visite e controlli medici. Attività proseguita con il progetto ‘Aiutare i singoli ricostruire la comunità’ fino ad arrivare all’oggi, con la istituzione dell’Università per tutti. Da subito – ha aggiunto la Del Papa – si comprende che bisogna riflettere, sostenere i più fragili, dare servizi, favorire la vita quotidiana, privilegiare il recupero del se e dell’esistente.nel contesto più generale di una comunità profondamente colpita”.

di Marianna Gianforte  mariannagianforte.wordpress.com

 

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