Vivere a L’Aquila oggi comporta una serie di difficoltà per ogni fascia di età ma è diventato una vera e propria sfida quotidiana per coloro che si trovano in quella fase della vita in cui si dovrebbe mettere a frutto saggezza, esperienza ed intelligenza a vantaggio della comunità. La ricostruzione fisica è lenta ed incerta ma ancora più lontana è la ricostruzione della vita sociale. Per tornare a dibattere su questo tema lo SPI CGIL, il 16 marzo a L’Aquila nella sede della CGIL, ha presentato la ricerca “Le condizioni di vita delle famiglie e degli anziani dopo il terremoto a L’Aquila”. (sintesi) L’iniziativa è stata introdotta dal Mario Sai, Spi nazionale e dalla segretaria generale Spi L’Aquila Loretta Del Papa. Il sociologo Enrico Pugliese, che ha diretto il gruppo di ricerca, ha illustrato i risultati del lavoro. A seguire si è tenuta una tavola rotonda introdotta dalla segretaria generale Spi Abruzzo, Giovanna Zippilli e coordinata da Mario Sai, Spi nazionale. Hanno partecipato: l’urbanista Vezio De Lucia, Gino Dorigo Spi Friuli Venezia Giulia, Betty Leone direttrice del progetto Auser “Aiutare i singoli ricostruire la comunità”, Emilio Nusca sindaco di Rocca di Mezzo portavoce coordinamento dei sindaci del cratere sismico, Stefania Pezzopane assessore politiche sociali Comune dell’Aquila, Umberto Trasatti segretario generale Cgil L’Aquila. Ha concluso i lavori Riccardo Terzi Segretario nazionale Spi Cgil.