Per i delegati dello Spi è stata riallestita la mostra fotografica di Claudia Pajewski sugli operai della ricostruzione dell’Aquila "Le mani della città". Frutto di una ricerca iniziata dalla fotografa nel 2014 e tuttora in corso, il progetto racconta la comunità multiculturale che nel cantiere più grande d’Europa ricostruisce con le proprie mani le strade, le case e le piazze che gli aquilani torneranno ad abitare. Realizzata grazie al contributo di Fillea CGIL della Provincia dell’Aquila con il patrocinio del Comune dell’Aquila.
Il titolo prende spunto trasformandone il senso dal film di Francesco Rosi del 1963 Le mani sulla città. “Ho visto per la prima volta l’opera di Rosi – spiega la fotografa – pochi mesi dopo il terremoto del 2009. Quei giochi di potere sottesi alla speculazione edilizia di Napoli negli anni Sessanta sembravano dipingere con incredibile attualità il nostro presente, quello della fase emergenziale delle New Towns. Questo lavoro vuole raccontare un’altra storia, speculare e successiva alle passarelle mediatiche tra le macerie per cui L’Aquila è diventata tristemente nota in tutto il mondo. I corpi di questi operai, coperti di polvere e intonaco, sono un riscatto e una risorsa per tutta la città perché scelgono, con la loro presenza e il loro lavoro costante, di raccontarne un’altra senza protagonismi. Una storia pulita”.