PRENDIAMOCI CURA DEL MONDO!
Questa emergenza ha fatto pagare un prezzo molto alto alle donne:
- in gran parte occupate in lavori precari e informali, non hanno ricevuto alcun aiuto economico per la perdita del reddito e spesso del lavoro
- costrette a casa hanno dovuto sperimentare una nuova organizzazione del tempo, tra lavoro a domicilio assai poco smart, cura della casa e dei familiari, nuovo ruolo di insegnanti di supporto per la scuola a distanza, rinunciando anche al poco tempo che riuscivano a dedicare a se stesse
- impiegate in maggioranza nei lavori essenziali e non comprimibili (infermiere, cassiere, addette alle pulizie, addette all'agricoltura e alle imprese alimentari ecc.) sono state costrette a rischiare la loro salute e quella delle loro famiglie
- chiuse in casa anche quando erano costrette a convivere con uomini violenti hanno subito soprusi fisici e psichici.
- Tuttavia l’epidemia ha svelato anche la dipendenza della società dal lavoro delle donne riproduttivo che è insieme lavoro di cura delle persone, dell'ambiente, della memoria e lavoro necessario alla sopravvivenza umana.
- Questa consapevolezza ci spinge a rifiutare l’illusione che sia possibile uscire dalla crisi ripristinando il modello di produzione e consumo preesistente.
Siamo convinte invece che si debba investire sulla salute ed il benessere delle persone e quindi sulla salute del pianeta su cui viviamo e che è la nostra casa comune.
Sappiamo di essere depositarie di un sapere e di un'esperienza sul lavoro di cura che ci viene dalla nostra vita quotidiana. Pensiamo il nostro lavoro debba essere riconosciuto e vogliamo essere protagoniste, a partire dalla nostra città e dalla nostra regione, nella costruzione di un nuovo modello di welfare per ribaltare il rapporto tra lavoro produttivo e riproduttivo - ad oggi del tutto sbilanciato in favore del primo - e permettere una vita libera e felice a donne e uomini, giovani e anziani, bambine e bambini.
In questa ottica sono per noi prioritari:
- un sistema di servizi adeguato e di qualità per l'infanzia
- scuole sicure con spazi appropriati
- un sistema di sorveglianza sanitaria territoriale capace di rispondere al bisogno di salute delle cittadine e dei cittadini
- manutenzione e messa in sicurezza del territorio.
Non ci interessa essere “angeli”, tanto meno del focolare!!! Vogliamo prenderci cura del mondo!