e il personale e di essere messi a conoscenza sulla distribuzione di adeguati Dpi nelle strutture.
L’obiettivo ora è evitare altri focolai come quello avvenuto nel Centro Anziani di Atessa e nella Rsa Villa San Giovanni a San Giovanni Teatino.
Nella lettera, sottoscritta dalle segreterie unitarie, si chiede anche chiarezza sulla istituzione di una task force con il coinvolgimento attivo di sindaci, prefetto e Protezione Civile, sui ritarid dei tamponi e suelle operazioni di sanificazione. “In questa situazione di emergenza – spiegano Cgil, Cisl e Uil - siamo fortemente preoccupati per le fasce più fragili della popolazione, i pensionati in condizioni di bisogno, le persone ricoverate nelle Rsa, nelle case di riposo: per questo ci siamo attivati a livello nazionale e territoriale per la loro tutela. I decessi e i casi di infezione crescono così come i contagi di operatrici e operatori.
Gli ospiti muoiono nella totale solitudine mentre i familiari, a cui ormai da due mesi è vietato l’ingresso, non possono assistere i propri cari sul letto di morte. Parliamo di anziani fragili, che nella maggior parte dei casi non hanno più la capacità di rappresentare i propri bisogni, di difendersi, di auto-tutelarsi e di contrastare eventuali abusi o inefficienze del servizio”.
I sindacati hanno anche chiesto di salvaguardare il rispetto degli standard qualitativi e quantitativi dei servizi sociali e sanitari, sia per fronteggiare un’inevitabile riduzione del personale conseguente all’emergenza sanitaria e sia per compensare la minore presenza dei familiari e del volontariato.