Nel settantasettesimo anniversario del 25 aprile 1945, il sindacato dei pensionati della Cgil ha scelto di essere in questo comune sulla Maiella che tra il 1943 e il 1944 è stato teatro di accesi combattimenti lungo la Linea Gustav, la difesa fortificata fatta erigere dai nazisti per bloccare l’avanzata delle forze alleate.
La giornata è stata organizzata dall’Associazione nazionale ex partigiani gruppo patrioti della Maiella, dall’Anpi provinciale Chieti insieme a Spi Cgil, Fnp Cisl, Uil Uilp e a Cgil, Cisl, Uil regionali. Hanno patrocinato l’iniziativa i comuni di Taranta e di Lama dei Peligni e inoltre hanno aderito l’Anci regionale e l’Istituto superiore Algeri Marino di Casoli.
È stato, nelle parole del segretario generale dello Spi Cgil Ivan Pedretti, un 25 aprile dal duplice significato. Il ricordo della lotta di Liberazione e anche il dramma di una nuova guerra alle porte dell’Europa. «La resistenza per conquistare la libertà – ha spiegato Pedretti – è un fattore fondamentale e non c’è nessuna contraddizione rispetto alla resistenza del popolo ucraino. Credo che sia giusto e utile il diritto di ogni popolo a ribellarsi agli invasori, ma la questione fondamentale è cercare uno spazio per la pace, per il dialogo e per il confronto. Ragione per cui questo 25 aprile – ha continuato il segretario dello Spi Cgil, che ha parlato anche in rappresentanza della Fnp e della Uilp – può essere un momento in cui la diplomazia può farsi avanti. Il nostro impegno oggi è ricordare la storia significativa di persone che si sono ribellate al nazifascismo prendendo le armi e combattendo per la libertà di tutti. Forse quest’anno supereremo anche il dualismo tra il 25 aprile e il 2 giugno. In realtà il 25 aprile è una festa di unità e di tutto il popolo italiano. Celebriamo quindi questa importante data tutti insieme, insegnando ai giovani che non bisogna mai demordere nella lotta per la pace e per la coesistenza pacifica».
Tre i momenti fondamentali delle celebrazioni della giornata della Liberazione a Taranta Peligna. Nella mattina, un corteo aperto da una banda musicale di giovani della scuola Armando Manzi, ha percorso la strada che porta al Sacrario della Brigata Maiella – la formazione partigiana che dall’Abruzzo risalì la penisola fino al Veneto per liberare il Paese – dove è stata deposta una corona di fiori.
Poi le celebrazioni si sono trasferite a Lama dei Peligni, nella sala Polivalente, dove alla presenza del sindaco, sono stati proiettati due video prodotti dagli studenti del liceo Algeri Marino per ricordare la vita di due partigiani della zona: Donato Ricchiuti e Sergio De Vitis.
Nel pomeriggio, una delegazione del sindacato dei pensionati e dell’Associazione patrioti della Brigata Maiella si è recata nuovamente al Sacrario per accogliere i giovani del “sentiero della libertà”, una marcia che da Sulmona, scavalcando la Maiella, arriva fino a Taranta. La marcia della libertà si svolge da diversi anni in ricordo della strada affrontata da Carlo Azeglio Ciampi per raggiungere le linee alleate e unirsi alla resistenza.
Infine, il 26 aprile, le celebrazioni si sono spostate a Pietransieri, una frazione di Roccaraso, per ricordare l’eccidio nazista di Limmari, in cui persero la vita 128 civili, in gran parte donne e bambini.