A Trani, alla Festa nazionale di LiberEtà, il 3 ottobre erano in 69, in rappresentanza di chi, come loro, è impegnato nella stessa attività in ogni città d’Italia. Il meritato riconoscimento alla loro attività è arrivato dal segretario generale dello Spi Ivan Pedretti, dal leader della Cgil Maurizio Landini e dal direttore della rivista Giorgio Nardinocchi.
Se nel 2019 LiberEtà viene letto nelle case di 130 mila famiglie abbonate, di cui 20mila sono italiani migrati all’estero, lo dobbiamo non solo alla capacità del giornale di cogliere i gusti di tanti lettori che vogliono essere informati sui temi del welfare e non solo, ma al lavoro quotidiano e alla capacità dei nostri liberattivi di mantenere quotidianamente una rete di relazioni diretta con chi, anche se in pensione, non rinuncia a lottare per il rispetto dei propri diritti di cittadino e di pensionato.