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30 gennaio 2015 Venezia Convegno SPI Macroregione adriatico ionica

Pubblicato in Iniziative
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Si è tenuto il 30 gennaio, nella prestigiosa sede della Scuola Grande San Giovanni Evangelista, in centro storico di Venezia, il Convegno dello Spi-Cgil dedicato alla neonata Macroregione Adriatico Ionica,
per cercare di rispondere all’interrogativo se questa strategia europea può essere il veicolo che riavvicina i cittadini all’Europa.  
Stefano Palmieri, membro del Comitato Economico Sociale Europeo ha ricostruito il percorso che ha portato alla nascita della Macroregioni europee, delle loro potenzialità di sviluppo in termini di ambiente, trasporti, turismo, cultura, ma anche dei limiti che ancora permangono, come la scarsa attenzione alle questioni sociali.  

Fausto Durante, responsabile del Segretariato Europa della Cgil, è quindi intervenuto sottolineando come il sindacato italiano veda positivamente tutto quanto concorre ad allargare i confini, a superare le divisioni, a favorire con lo sviluppo lo stabilizzarsi della pace in territori che meno di due decenni fa hanno conosciuto la tragedia della guerra.  
 
I lavori sono stati conclusi dal Segretario generale dello Spi-Cgil. Carla Cantone ha sottolineando come l’Europa che ancora fatica ad uscire da una crisi interminabile ha bisogno di un sindacato europeo forte e autorevole, perché è a Bruxelles che oggi si decidono politiche che segnano la vita dei suoi lavoratori e pensionati. Ben vengano quindi progetti come quelli delle Macroregioni, perché va riaperto il dialogo tra aree geografiche che condividono storia, cultura e prospettive di integrazione e di crescita, perché i pensionati, i lavoratori, i giovani di tutti i Paesi devono riappropriarsi del sogno europeo.
 

A seguito del Convegno Gabriele Cioncolini del Dipartimento Memoria, Ivan Pedretti della Segreteria nazionale e Aldo Gara giornalista di Liberetà, hanno presentato il libro “Fare Ponte” che racconta la storia e l’impegno dello Spi nei Balcani, dagli aiuti umanitari fino alla nuova prospettiva europea.

L'Abruzzo e la Macroregione

Cgil, Cisl, Uil, Ugl, Confindustria, Cna, Confesercenti, Api, Casartigiani, Cia, Coldiretti e Confartigianato Abruzzo hanno condiviso e sottoscritto un documento sulla Macroregione Adriatico Ionica. 

Le organizzazioni sociali abruzzesi vogliono contribuire alle scelte e alle decisioni su questo strumento di cooperazione e programmazione in un'area del Mediterraneo a noi vicina ma al tempo stesso difficile e promettente, e propongono alle istituzioni (ai diversi livelli) di utilizzare la costruzione della Macroregione anche per ricollocare l'Abruzzo rispetto alle reti di comunicazione europee, candidandolo all'aggancio con il corridoio Est-Ovest che sbocca a Ploče (in Croazia) e assicurando un prolungamento meridionale del Corridoio Baltico-Adriatico, che interessa longitudinalmente l'intera area, anche in considerazione del rilevante apparato industriale e delle potenzialità della risorse naturali e culturali della nostra regione. 

Si tratta dunque di un argomento di fondamentale importanza per l'Abruzzo, che al successo di questa strategia affida molta parte del suo futuro. 

Di queste proposte e considerazioni, inviate alla Commissione Europea nell'ambito della recente consultazione pubblica sulla Macroregione Adriatico Ionica, sono stati informati anche i parlamentari, la Regione, i sindaci dei capoluoghi e le università abruzzesi.

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