L'emergenza Covid-19 e le conseguenti restrizioni di questa fase ancora così drammatica presentano una sofferenza che colpisce maggiormente le donne.
Apprendiamo, con preoccupazione, che sotto la forma di "forte raccomandazione alle ASL regionali", la Regione Abruzzo, per l'interruzione farmacologica di gravidanza con l'utilizzo della pillola RU 486, indica che sia preferibilmente somministrata in ambito ospedaliero e non nei consultori.
La pandemia e le conseguenze ad essa correlate hanno posto e stanno ponendo a dura prova intere comunità a livello globale.In questo contesto di sofferenza, le donne hanno pagato e stanno pagando un prezzo molto alto.