La cerimonia di premiazione si terrà sabato 26 settembre alle ore 10,00 presso il cinema Pacifico, il concorso organizzato dallo SPI CGIL Abruzzo e dal Centro studi e ricerche Vittorio Monaco, presidente Mimì D’Aurora. La giuria che valuterà i componimenti è presieduta dal poeta e professore Ottaviano Giannangeli presidente ad honorem, il professor Marcello Teodonio presidente effettivo, Cosimo Savastano, Nicola Fiorentino, Marco del Prete e Maria Bonaduce.
Sono 53 i componimenti pervenuti rigorosamente in lingua dialettale a rappresentare 15 regioni: 20 hanno superato la prima selezione ed ora dovranno contendersi la vittoria. Tre i premi: città di Sulmona, città di Pettorano e città di Bugnara oltre a tre premi segnalati. I testi saranno declamati dall’attrice Tiziana Di Tonno. L’evento vedrà al suo interno il ricordo del poeta bugnarese Vittorio Clemente a cura del professor Carlo De Matteis che si avvarrà anche di un prezioso contenuto, un’intervista allo scrittore risalente agli anni 50’. Come ogni anno la manifestazione si pregerà di un gemellaggio con un poeta dialettale e del suo territorio per questo sesto appuntamento è stato scelto Modesto Della Porta di Guardiagrele.
Un premio fortemente apprezzato dal mondo linguistico e letterario che ha potuto studiare e assaporare la poetica, i versi autentici così fortemente legati alle radici del poeta di Pettorano, una penna raffinata e al contempo legata a quel mondo rurale, che dava voce a chi non aveva voce. Ai discorsi degli umili, dei contadini e dei cafoni come già in Silone che se ne fece squisito cantore. La lingua locale come un codice identificativo che oggi sta perdendo la sua diffusione e il suo smalto. Così l’idea dei versi in lingua, quella pettoranese anzi “pettranese” di Vittorio Monaco, suoni, richiami, sapori , colori di una terra che i tempi dell’emigrazione portava via.Monaco aveva capito che sistavano perdendo i depositari, gli specialisti del dialetto, e da quinacque in lui l’esigenza di riscoprire “la prima lingua” in un processo ancestrale e divertito insieme alla ricerca dei tratti veri dell’antico parlare indigeno e familiare. Come in quel passo di “Tunine” dedicato al suo caro amico partito per il Canada e che lui sogna di andare a trovare, di sorprenderlo in quelle deliziose rime “..e se la dèmme fòrte n’abbracciata, ‘mmà se la puenne dà du amice viecche, che da tant’enne s’avane perdute e a le’mprevise s’hènne retruate”. La forza dialettale che accende i ricordi e i sentimenti.
Altro momento di poesia sarà donato dai Discanto con Michele D’Avolio e Sara Ciancone che interpreteranno in musica i versi del poeta narrando con le suggestioni del dialetto le storie e le voci lontane. Per poi sorprenderci con “Canzona Clandestina”che Vittorio Monaco scrisse nel 2002, dalla contemporaneità abbagliante, sconvolgente. “A stelle spente sotto un cielo nero, la vita va per mare controvento. A una costa a uno scoglio, dove tira la sorte, -la fortuna, un accidente , bambini spersi, donne, creature, senza una casa che le rassicuri… Và la barca di stracci e di dolori a stelle spente sotto un cielo scuro” Lo specchio dell’odierna tragedia umana, dei migranti nei barconi incerti, la triste prosa di un’umanità straziata e vinta in un mondo che perde radici e perde il senno. A consegnare la verità sono i poeti che sanno precedere e vincere i tempi nelle rime sapienti , strumenti di riflessione. Come solo i poeti sanno fare, della parola artigiani, alchimisti di vedute.
Anna Spinosa