organizzata dallo SPI Cgil Abruzzo Molise e da Cittadinanzattiva Molise nell'ambito del Patto per un nuovo welfare sulla non autosufficienza.
La non autosufficienza è una vera emergenza sociale per l’Italia, che è, dopo il Giappone, il Paese con il livello di popolazione anziana più elevato al mondo e dove il tasso di non autosufficienza è tra i «peggiori».
L’obiettivo dell'incontro è stato di comprendere i contenuti della Riforma e l’iter che sta seguendo in quanto rappresenta un’occasione unica per riformare e innovare il settore.
La riforma è attesa da 30 anni e interessa circa 10 ml di persone, tra persone coinvolte e i loro caregiver. Un traguardo raggiunto grazie alle mobilitazioni sindacali e alle pressioni esercitate dalle 57 organizzazioni della società civile coinvolte nell’assistenza e nella tutela degli anziani non autosufficienti, che rappresentano il Patto per un nuovo welfare sulla non autosufficienza.
Ha introdotto Jula Papa, segretaria regionale Cittadinanzattiva Molise. Hanno partecipato ai lavori, moderati dal giornalista Francesco Abiuso: Cristiano Gori coordinatore Patto per un nuovo welfare, Annalisa Mandorino segretaria generale Cittadinanzattiva, Oliviero Cappuccini Dipartimento Socio Sanitario SPI CGIL Nazionale, M. Cristina Magnocavallo presidente Odine Professioni Infermieristiche Molise. Tra i vari interventi programmati si segnalano professionisti del mondo socio sanitario quali Cosimo Dentizzi, Vincenzo De Marco, Concetta Mancini. E’ altresì intervenuta Filomena Calenda assessore alle politiche sociali Regione Molise.
Ha chiuso l'iniziativa Maria Lucia Pasquale segretaria regionale Spi Cgil Abruzzo Molise. Si riportano alcuni passi significativi del suo intervento: Penso che questo pomeriggio sia stato per noi davvero molto interessante e importante. Importante: - per le tematiche affrontate relative alla riforma dell’assistenza agli anziani non autosufficienti; - per aver socializzato il risultato raggiunto, l’approvazione del Decreto di Legge (D.d.L) che riguarda tale riforma e che non era affatto scontato; (grazie al PNRR che tra i suoi obiettivi ha previsto la riforma relativa alle persone anziane non autosufficienti ) - per gli interventi e i contributi di merito dei relatori, degli intervenuti e del dibattito............Sono decenni che i sindacati rivendicano una Legge Quadro Nazionale, di civiltà, sulla Non Autosufficienza. Grandi mobilitazioni sono state messe in campo per spingere la politica a intervenire per dare una risposta di dignità alle persone anziane. Tali mobilitazioni e pressioni anche con l’alleanza di diverse associazioni e realtà sociali, che a loro volta si occupano del tema della non autosufficienza, e mi riferisco al “Patto per un nuovo welfare sulla non autosufficienza” hanno permesso di raggiungere un risultato che si può considerare storico, per la portata e per il merito degli interventi previsti. Questa battaglia ha trovato finalmente una prima risposta con l’approvazione del DdL. ........... Se pensiamo, però, alla legge di Bilancio 2023 che non prevede investimenti per la Sanità e per il Welfare, al livello inadeguato del finanziamento sia per il Fondo Sanitario Nazionale che per i diversi fondi Sociali, alle risorse del fondo per la Non Autosufficienza che raggiungono solo una minoranza di persone tra quelle in condizioni di non autosufficienza, ai Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) e ai Livelli Essenziali di Prestazioni (LEP) che finora non sono stati del tutto esigibili anche se un primo segnale si è avuto dalla legge 234 del 2021 per rafforzare gli Ambiti Territoriali (ATS) e i punti unici di accesso (PUA), al DM77 con tutte le sue criticità, ai tetti di spesa per il personale, forse qualche preoccupazione dovremmo averla. Se a questo si aggiunge l’Autonomia Differenziata che è all’orizzonte, la preoccupazione cresce. ................. Dobbiamo impegnarci affinché questo tema diventi una consapevolezza diffusa anche ricercando confronto con le Istituzioni regionali, comunali e territoriali.............................. La riforma, di cui abbiamo discusso oggi, deve completare l’iter legislativo con la sua approvazione entro marzo 2023 e l’approvazione dei decreti attuativi entro il 31 gennaio 2024, con finanziamenti adeguati (per l’attuazione della legge delega non vengono previste risorse aggiuntive, si fa riferimento solo alle risorse dei fondi a legislazione vigente). Vigileremo sul Governo e Parlamento e ci mobiliteremo affinché ciò avvenga.
La riforma dovrà garantire la presa in carico della condizione di fragilità della persona anziana nella cornice più generale di norme a tutela di tutti coloro che si trovano in una condizione di non autosufficienza, dovrà essere parte di una riforma complessiva del sistema di welfare che abbia l’obiettivo di rimettere al centro una vera integrazione tra servizio sanitario nazionale e sistema socio-assistenziale, che armonizzi, coordini e rimetta al centro il diritto alla cura per tutti e tutte.