Orientamento sessuale, identità di genere, espressione di genere e caratteri sessuali sono causa di discriminazione, esclusione sociale ed economica in moltissimi stati del mondo. La comunità Lgbtqia+ subisce trattamenti iniqui su ampia scala che colpiscono molti aspetti della vita pubblica e privata delle persone, esponendole a molteplici violazioni dei diritti umani: stigmatizzazione, aggressioni, criminalizzazione, bullismo, discriminazioni nel mondo del lavoro, nell’accesso ai servizi sanitari, nel godimento dei diritti sessuali e riproduttivi e del diritto a formare una famiglia. Spesso accade che le persone Lgbtqia+ siano aggredite, picchiate e persino uccise per ciò che sono.
Nel nostro paese legislazione incompleta. Incitamento all’odio proveniente direttamente anche da funzionari pubblici e politici. Figli di genitori omosessuali non ancora pienamente riconosciuti e protetti. Nessuna regolamentazione esplicita su omofobia e transfobia. Difficoltà a riconoscere lo status di rifugiato alle persone migranti che si dichiarano Lgbt, soprattutto a seguito delle nuove regole introdotte dal decreto sicurezza dell’ottobre scorso.
Introduzione e coordinamento Grazia MINOTTA Responsabile Coordinamento Donne SPI Cgil Molise. Ne abbiamo discusso con Roberto GIAMMARIA Avvocato, Vice Presidente e Legale Arcigay Molise Sara FERRI Attivista dei diritti LGBTQIA+ e Segretaria Arcigay Molise, Luce VISCO Presidente Arcigay Molise