Oct 22, 2024 Last Updated 6:52 AM, Oct 14, 2024

Terremoto in Alto Aterno: incubo sotto la neve

Pubblicato in Ricostruzione
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www.abruzzoweb.it   L'Aquila - Torna a tremare la terra nell'Aquilano, con una serie affilata di scosse di magnitudo fino a 5.4 nello spazio di poco tempo che nell'arco di una mattinata hanno sconvolto l'Alto Aterno e gettato nella disperazione la popolazione.

La situazione è particolarmente aggravata dal maltempo e dalla grandissima quantità di neve presente nei centri montani vicini all'epicentro, che costituisce un'ulteriore problema e per questa combinazione è stato chiesto e ottenuto l'intervento dell'Esercito. La psicosi è ovunque: all'Aquila sono state attivate aree attrezzate e messe a disposizione le scuole provvisorie (Musp) chiuse sempre per la neve dove dormiranno 2 mila persone; a Teramo gente in strada e fuga verso il mare, ma le scosse più forti sono state percepite anche a Pescara e a Chieti. Quanto al futuro, gli esperti sono molto cauti non essendo il sisma materia prevedibile: ci si aspettano tante altre scosse di assestamento, anche forti, ma in base alle conoscenze attuali non è neanche possibile escludere eventi di potenza maggiore. In serata, dopo le 20, è arrivata la notizia del primo decesso: il corpo di una persona è stato recuperato dalle macerie di un edificio crollato a Castel Castagna (Teramo). Lo ha confermato la prefettura alla Protezione civile.

VALANGA SU HOTEL, SI TEMONO VITTIME Una valanga avrebbe investito l'hotel Rigopiano di Farindola, alle falde del Gran Sasso pescarese. L'allarme è stato dato da due clienti. Sarebbero una ventina i clienti registrati all'hotel, secondo quanto si apprende sulla base dei registri della Prefettura. A questi si aggiungono i dipendenti. Al momento tutti i telefoni risultano muti, compresi i cellulari. Sul posto 118e mezzi di soccorso partiti dal Coc di Penne. Allertata anche la sala operativa della Prefettura

LE SCOSSE Secondo quanto si apprende, le scosse più forti sono state avvertite anche a Roma. L'epicentro nella frazione di Aringo, dove da settimane si registra un incessante sciame sismico. Il primo sisma delle 10,25 con epicentro Montereale di magnitudo 5.1 è stato avvertito bene anche sulla costa. Quattro minuti dopo nuova scossa con epicentro Amatrice di 3.2. Alle 11,15 e alle 11,26 le altre scosse, la seconda di magnitudo 5.4, la terza di 5.3. Un'altra scossa di 5.1 ha rinnovato l'incubo nel primo pomeriggio, alle 14.33. Una sequenza sismica così ravvicinata e potente che gli stessi esperti dell'Ingv l'hanno definita un "fenomeno mai visto". (m.sig.)

CAMPOTOSTO IN 300 DORMIRANNO NEI MAP; UN 65 ENNE DISPERSO Notte nelle "casette" per oltre 300 persone a Campotosto, nei luoghi dell'epicentro della serie di scosse di oggi. In questo comune non ci sono tensostrutture, i cittadini, alcuni impossibilitati a uscire per l'alta coltre di neve, sono tutti nei moduli abitativi provvisori (Map) di Campotosto e delle frazioni di Mascioni e Poggio Cancelli, dove i mezzi di soccorso sono finalmente riusciti a passare intorno alle 18. Nelle abitazioni provvisorie ci si è "stretti" dando ospitalità ad amici e parenti rimasti senza casa visto il rischio di altre scosse. Non ci sono Map, invece, a Ortolano, dove un uomo di circa 65 anni è disperso dopo una slavina. Sul posto sarebbero stati ritrovati un cappello e una pala dell'uomo. I Finanzieri hanno picchettato il fronte della slavina ma non lo hanno ancora trovato: a guidarli c'è il fratello del disperso, testimone diretto dei fatti. Le generalità non sono state diffuse in quanto mancano ancora conferme e altri familiari, comunque, non sono stati avvertiti. A Ortolano si attende l'arrivo di una fresa rimasta bloccata per rendere molto più efficaci le operazioni di ricerca. A operare sono in particolare il soccorso alpino dell'Aquila e l'Esercito, quest'ultimo impegnato nello sgombero delle strade. Alberto Orsini

CROLLA IL TETTO DEL MUNICIPIO Il tetto del Municipio di Campotosto è crollato oggi dopo le forti scosse che in mattinata in sequenza hanno colpito la zona. L'edificio, realizzato per metà in muratura e metà in cemento armato, sarebbe dovuto essere adeguato nei prossimi mesi. Al momento del crollo non c'era nessuno, l'ufficio era chiuso dopo le forti bufere di neve di questi giorni. (alb.or.)

SLAVINA NELLA FRAZIONE DI ORTOLANO, I CITTADINI SCAVANO Una slavina si sarebbe staccata a causa delle scosse colpendo il paese di Ortolano, frazione del comune di Campotosto (L'Aquila), uno degli epicentri della sequenza sismica di oggi. Lo riferisce il consigliere regionale del Partito democratico Pierpaolo Pietrucci che da stamani sta partecipando ai soccorsi. Al momento si ignora se ci siano persone coinvolte nella slavina: mancano, al momento, conferme in tal senso ma molte persone stanno scavando nella convinzione che ci sia qualcuno da salvare. "La situazione è drammatica, siamo sfollati in mezzo alla neve, servono turbine per rimuoverla - dice Pietrucci - E' una vera e propria emergenza, abbiamo dovuto ricoverare anziani e bambini in un autobus di Tua". E tutto questo "mentre è ancora in atto una bufera di neve e mentre si susseguono le scosse".

A MASCIONI "BLOCCATI IN CASA COME TOPI" "Sentiamo scosse in continuazione, ma siamo impossibilitati a uscire: siamo bloccati dentro casa, come i topi". Così il vice sindaco di Campotosto, Gaetana D'Alessio, descrive la situazione della frazione di Mascioni, in cui vive, e che ospita numerose persone anziane. "Da noi la situazione è critica - ammette - A Campotosto un po' migliore perché le turbine partono da lì mentre qui c'è molta neve, ma la cosa più preoccupante è il terremoto". La donna ha un'attività, "sono volate bottiglie e bicchieri per terra, secondo me la magnitudo è molto più alta di quella comunicata perché neanche il 6 aprile 2009 era andata così. C'è gente che vive in strutture molto vetuste, in pietra". "I telefoni sono saltati, l'elettricità non c'è, tra poco avremo anche bisogno dei medici perché senza riscaldamenti stiamo gelando", conclude. (alb.or.)

MONTEREALE ARINGO, SCATTANO I SOCCORSI ''FAI DA TE'' Ad Aringo, frazione di Monterale epicentro delle forti scosse di questa mattina, è scattata anche la protezione civile "fai da te". A portare al sicuro una decina di residenti, in buona parte bloccati in casa da 2 metri di neve, sono stati i paesani sopraggiunti da Roma. Nessuno tra esercito, forze dell'ordine e protezione civile, assicurano i volontari arrivati con fuoristrada, era riuscito a intervenire prima. E un'amara sorpresa li ha accolti: lo storico Palazzo Tudini, già inagibile dal sisma del 2009, è ora pericolante e sulle pareti esterne si sono aperte vistose crepe. Il palazzo insiste sulla strada principale del paese, importante arteria che collega Montereale ad Amatrice. "Siamo riusciti - spiega un paesano - a scavare tunnel nella neve che, nei vicoletti, superava i due metri, e abbiamo fatto uscire le persone traumatizzate dalle scosse della giornata, subite senza avere nemmeno la possibilità di scappare". "Per loro è stata una giornata da incubo - continua - Ora li stiamo portando a Roma e in altre località dove saranno ospiti da amici e parenti. Noi siamo una grande e solidale comunità". Rabbia per i danni subiti dal Palazzo Tudini, gioielli architettonici di Aringo. "Sono anni che chidiamo venga puntellato. Questi sono i risultati: sta cadendo giù, è pericolante", commenta con rabbia e stanchezza il soccorritore. Filippo Tronca

IL SINDACO: ''NE' MORTI NE' CROLLI, MA EMERGENZA NAZIONALE" "Non mi risultano morti o feriti e nemmeno crolli, ma quella di Montereale è un'emergenza nazionale, abbiamo continue scosse di terremoto e un metro e mezzo di neve. La macchina si è attivata, sta arrivando l'Esercito". Lo annuncia il sindaco di Montereale, Massimiliano Giorgi, spiegando la situazione nel suo Comune dopo la serie di forti terremoti di questa mattina. "Alcune frazioni sono ancora da controllare, comunque - precisa - ma per quello che ho visto al momento non ci sono stati crolli". La priorità in questo momento, spiega, "è liberare le strade dalla neve, per consentire alle persone di uscire di casa". Quanto alle aree di assistenza, "le avevamo già in funzione, ma capite bene che sono delle tensostrutture: con queste temperature e con la neve non possono bastare. I mezzi di un piccolo Comune non sono sufficienti, per l'emergenza terremoto assieme all'emergenza maltempo serve aiuto nazionale". (alb.or.)

ANZIANI BLOCCATI IN CASA NELLE FRAZIONI Emergenza a Montereale e nelle frazioni, in particolare Aringo e Santa Lucia, epicentro della forte serie di scosse di oggi. Dario Tudini dell’associazione Aringo club, contattato telefonicamente da AbruzzoWeb, informa che “una decina di persone sono bloccate in casa dalla neve nelle frazioni di Aringo e Santa Lucia dove il sisma ha provocato altri danni e piccoli crolli di centri abitati già colpiti dal sisma del 2009 e da quello del 24 agosto che ha devastato Amatrice nel Lazio, che dista da Montereale poche decine di chilometri”. “Ci stiamo organizzando con fuoristrada per andare a prendere gli ultimi abitanti delle nostre frazioni - prosegue - sono persone anziane ma anche famiglie che hanno l’automobile bloccata dalla neve che qui è arrivata a mezzo metro. Li porteremo a Roma, da amici e parenti. Ora è troppo pericoloso rimanere qui”. Dai contatti con le persone bloccate in paese, Tudini conferma che “le scosse di oggi hanno provato altri danni ai nostri paesi già martoriati. C’e chi ci ha detto che ci sono stati crolli, ma non ho altri riscontri. Speriamo che questo incubo finisca presto”. Filippo Tronca

CAPITIGNANO IL SINDACO: ''SIAMO ALLO STREMO CI VUOLE L'ESERCITO'' Crolli, centinaia di persone fuori casa al freddo e al gelo, decine di persone bloccate in casa da un metro e mezzo di neve a Capitignano e nelle sue sette frazioni, zona dell’epicentro delle scosse di questa mattina. già duramente colpito dal terremoto del 2009 e dell’agosto 2016. A dare man forte è, però, l’arrivo dell’esercito, come conferma ad AbruzzoWeb il sindaco, Maurizio Pelosi. “La situazione è da incubo. In questo momento, in attesa dell’esercito, con i mezzi che abbiamo a disposizione stiamo cercando di raggiungere le persone rimaste bloccate liberando le strade dalla neve che continua a scendere - spiega - Ci sono persone anziani bloccati in casa, e in molte aree manca anche la corrente”. Le ruspe stanno poi liberando l’area circostante al grande centro polivalente vicino al campo sportivo, dotato di brandine e riscaldamento, che tornerà a essere il centro di accoglienza per gli sfollati. “È una struttura sicura capace di ospitare nella notte anche 300-400 persone. E credo che questo sarà il numero delle persone che ospiteremo. Stiamo intanto preparando panini e bevande calde”, continua. Pelosi conferma che “ci sono stati crolli sia a Capitignano che nelle sue frazioni per fortuna non ci sono ne vittime né feriti. Ma non è questo il momento di fare la conta dei danni - rimarca - Ora dobbiamo concentrarci a portare al sicuro i cittadini e, dunque, a rendere percorribili le strade”. “Meno male che sta arrivando l’Esercito, noi siamo allo stremo delle forze, da soli è dura affrontare questa drammatica emergenza”, conclude. Filippo Tronca

L'AQUILA "Oltre 2 mila aquilani dormiranno fuori dalle proprie abitazioni questa notte per paura di altri terremoti". Lo annuncia il sindaco dell'Aquila, Massimo Cialente, facendo una stima serale delle persone ospitate nelle strutture messe a disposizione dall'amministrazione comunale: in primis i moduli a uso scolastico provvisorio (Musp), le scuole prefabbricate antisismiche costruite dopo il terremoto del 2009 e attualmente chiuse con ordinanza per i rischi di gelo e scosse. Per le persone ospitate nelle strutture pubbliche è stata anche apprestata la preparazione di pasti caldi. Un problema è stato costituito dalle brandine: a diposizione della Protezione civile cittadina ce ne sono pochissime, così qualcuno l'ha portata da casa mentre molti altri dovranno dormire su banchi e sedie degli alunni. Cialente ha anche invitato chi vive nei 4.449 alloggi antisismici del progetto C.a.s.e. e nei 1.500 moduli abitativi provvisori (Map) del territorio comunale "a rimanere all'interno perché sono assolutamente sicuri, anzi, ospitate qualcuno se potete". Alberto Orsini

IL TERAMANO Gravissima la situazione in provincia di Teramo, le scosse di terremoto che continuano a susseguirsi rendono i soccorsi più difficili; continuano a rimanere isolati interi paesi, ci sono centinaia di richieste di aiuto da parte di cittadini senza luce da tre giorni e senza viveri; di cittadini malati in località isolate. La città di Teramo si è svuotata, frane e smottamenti su molte strade provinciali della Pedemontana, slavina a Prati di Tivo. Isolati parzialmente o completamente i comuni di Castellalto, Valle Castellana, Isola del Gran Sasso, Castelli, Arsita, Bisenti, Cortino. Ci sono segnalazioni di crolli di tetti di case al momento non sappiamo se con feriti. Il centro operativo della Prefettura, con tutti gli enti coinvolti, si è trasferito in una sede più sicura: il Parco della Scienza al quartiere Gammarana questi i numeri: Polizia 0861324268, Carabinieri 0861324267, VVFF 0861324269, GDF 0862324296, Provincia 0861324201, Prefettura 0861324466 Coadiuvata dall'Esercito la Provincia è impegnata nel riaprire le strade e si sta procurando nuovi mezzi, adatti a riaprire varchi sulla neve alta e compattata, anche fuori regione.

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