Il progetto è stato stata presentato oggi in conferenza stampa da Egidio Pezzuto (segreteria provinciale Spi), Maria Grazia Taverna (Lega Area Aquilana) e Francesco Marrelli (segretario provinciale della Camera del Lavoro).
Da sempre il SPI CGIL fornisce consulenza a pensionati e lavoratori sulle prestazioni pensionistiche e sui rapporti con l’INPS. L’esperienza maturata sul campo ha evidenziato come spesso il livello di assistenza e consulenza che viene richiesto, esula dal campo prettamente previdenziale.
Il livello reddituale di molte famiglie del nostro territorio si è notevolmente abbassato, sfiorando e, spesso, raggiungendo la soglia di povertà. Nonostante ciò, molti non conoscono le iniziative assistenziali messe in atto da Comuni e Regioni e spesso la normativa corrispondente è complessa ed a volte contraddittoria. Le competenze di Comune, ASL e Regione si intersecano e non è facile districarsi nell’insieme di norme, specialmente per chi è in uno stato di sofferenza sociale.
Queste motivazioni, oltre un impegno civile sempre presente nella CGIL, ha spinto lo SPI CGIL Lega Area Aquilana ad impegnarsi per creare lo Sportello Sociale.
Gli addetti allo sportello ascolteranno le necessità dei cittadini e li indirizzeranno agli uffici competenti fornendo anche informazioni sulle relative documentazioni necessarie per fruire dell’assistenza. Naturalmente il servizio che viene fornito presuppone che l’utente venga in Camera del Lavoro, e siamo perfettamente consapevoli che invece la maggior parte di coloro che sono in uno stato di necessità, non hanno la possibilità di raggiungere la sede della CGIL, per questo motivo abbiamo in programma in uno dei tre giorni di sportello di raggiungere i comuni del circondario e insediamenti del Progetto CASE con un ufficio mobile.
L’iniziativa dello Sportello Sociale si propone di essere un aiuto per affrontare momenti di difficoltà economica o sanitaria, ma siamo coscienti della necessità di aprire una vertenza complessiva sulle aree interne e sul welfare di prossimità. Le frazioni di L’Aquila, i comuni pedemontani della conca Aquilana, sono in una situazione di spopolamento e di abbandono, derivante principalmente da mancanza di servizi alla mobilità, di presidi sanitari e scolastici.
Fintanto che l’erogazione di servizi che esaudiscano i bisogni primari, come, peraltro previsto in Costituzione, sarà regolata esclusivamente da logiche mercantili derivanti dalla densità di popolazione, il nostro territorio ed in particolare gli anziani saranno sempre più abbandonati al loro destino.
Come SPI CGIL noi facciamo e faremo la nostra parte anche in sostituzione di Enti e Istituzioni sorde alle necessità ed ai bisogni delle fasce di sofferenza sociale.