Segr.Uilp Uil Lanciano-Vasto, hanno chiesto un incontro alla direzione della Asl Lanciano Vasto Chieti per fare il punto su alcune situazioni che riguardano l'assistenza sanitaria delle persone più fragili. Di seguito la nota inviata alla Asl Lanciano Vasto Chieti.
"Alla luce della somministrazione delle terze dosi chiediamo di avere informazioni sul prosieguo della campagna vaccinale, in particolare capire come si è organizzato e strutturato il servizio rispetto agli anziani e ai fragili non deambulanti".
Oggi l’emergenza sanitaria richiede impegni ed interventi realmente capaci di rassicurare e salvaguardare l’intera comunità e, per tale obiettivo, è fondamentale avere un piano vaccinale efficiente e ben organizzato, impostato sulla rapidità, puntualità ed universalità. Ma è anche necessario che sia conosciuto, evidente e disponibile per l’intera cittadinanza.
Auspichiamo accessi alla vaccinazione agevolati tra prenotati e non, una maggiore diffusione dei Centri Vaccinali rispetto alla prima fase, il rispetto degli orari di prenotazione e vaccini a domicilio per chi non può deambulare.
Chiediamo un incontro da tenersi in tempi brevi, anche alla luce del fatto che non abbiamo nessuna conoscenza del Piano Sanitario Territoriale, anche rispetto al PNRR e le ingenti risorse che sono state stanziate per il potenziamento della Medicina Territoriale. È la prima volta che l’Italia ha tanti fondi a disposizione. E’ una occasione da non perdere per il nostro territorio, dopo oltre venti anni in cui si sono dimenticati e impoveriti i servizi territoriali. Queste scelte si sono dimostrate sbagliate ancora di più nella fase pandemica.
La rete territoriale va potenziata. Noi crediamo serva partire dai Distretti, dalla creazione delle Case di Comunità e degli Ospedali di Comunità Pubblici rimarcando il ruolo fondamentale dei Sindaci nella programmazione territoriale. E’ urgente potenziare l’assistenza domiciliare e investire sugli infermieri di Comunità oltre che sui medici di medicina generale. Servono luoghi di prossimità dove i cittadini, a partire dai più fragili e vulnerabili incontrino professionisti in grado di farsi carico dei loro bisogni semplici e complessi.
Disonibili a fare la nostra parte, nei limiti di quanto possibile e consentito, anche attraverso le nostre organizzazioni e le nostre sedi, con il senso di responsabilità e di solidarietà che ci appartengono".