Aumenta, soprattutto al Sud, il servizio di assistenza domiciliare integrata agli anziani. Nel 2012 hanno usufruito di questo servizio 532.536 persone.
Si registra un generale progresso particolarmente significativo per le otto regioni del Mezzogiorno dove sono operativi gli Obiettivi di Servizio (+113% dal 2005 contro +34% per il Centro-Nord, vedi Tabella 3). In cifre assolute nel 2012, grazie agli obiettivi di Servizio, nel Sud 25.000 persone in più hanno goduto del servizio, mentre l’aumento del Centro Nord è stato solo di 3.000 persone.
Rimane comunque alta la distanza, in termini di assistiti, tra Centro-Nord e Sud: 403.557 contro 128.979. A una prima analisi il servizio ADI è più diffuso nel Nord-est (7,9% di anziani in ADI; 1,76 di incidenza costo ADI), ma la qualità migliore si registra nel Centro (3,6% di anziani in ADI;1,42% di incidenza costo ADI). Per quanto riguarda il Mezzogiorno la spesa è in aumento in Sardegna, Sicilia e Puglia; stabile o in diminuzione in Campania, Basilicata, Abruzzo, Calabria, Molise.
Colpisce, ad esempio, per l’Abruzzo il calo di spesa con l’aumento degli assistiti, mentre per la Basilicata i due dati sono allineati. (diminuiscono gli assistiti, diminuisce la spesa). La metodologia degli Obiettivi di Servizio e del PAC-DI si ritrovano nella programmazione dei Fondi europei per quanto riguarda l’obiettivo dell’inclusione sociale che dovrà essere finanziato almeno con il 20% del Fondo Sociale Europeo (FSE). Per quanto riguarda gli interventi per potenziare gli interventi per l’ADI e i servizi sanitario e socio-sanitario si potrà utilizzare anche il Fondo di Sviluppo Regionale (FESR).