Manifesteremo innanzitutto la nostra solidarietà alle lavoratrici ed ai lavoratori della ASL n° 1 Avezzano-Sulmona-L’Aquila, che senza polemiche e con dedizione ed abnegazione continuano a curare i tanti e le tante che soffrono e si ammalano di Covid-19 e non solo. Persone in carne ed ossa che hanno messo a rischio la loro vita pur di continuare a garantire le cure ai malati, nonostante le inadeguate condizioni di lavoro. Dall’inizio dell’emergenza sanitaria chiedono una maggiore sicurezza per loro e per le persone ricoverate; chiedono dispositivi di protezione adeguati; turni conformi a garantire i necessari riposi; monitoraggio periodico sull’esposizione alla malattia e adeguatezza dei luoghi di lavoro. Il personale sanitario, sin dall’inizio, gestisce l’emergenza con dignità ed umiltà, è sempre stato presente, pronto e preparato. Ricordiamo che solo pochi mesi fa parlando di medici, infermieri, oss ed operatori che, a vari livelli, ma tutti con lo stesso grado di rischio, operano nei nosocomi si parlava di eroi. Una narrazione del lavoro che non ci appartiene, ma dà la misura dell’immane attività svolta.
Manifesteremo per chiedere alla politica e alle istituzioni tutte, soluzioni che scongiurino definitivamente la chiusura del Punto Nascita, ma anche la classificazione in Ospedale di I livello del Nosocomio di Sulmona come primo passaggio per il potenziamento dei servizi sanitari sul territorio.
Manifesteremo per chiedere che lavoratrici e lavoratori siano messi nelle condizioni di poter erogare i servizi sanitari in maniera adeguata a tutta la collettività. Manifesteremo perché abbia inizio il potenziamento delle attività sanitarie territoriali di prossimità e l’attivazione della Casa della Salute.
Manifesteremo per chiedere l’assunzione di nuovo personale che arrivi a concorrenza quantomeno della dotazione organica vigente. Chiediamo che si avvii senza ulteriori indugi, una seria programmazione delle attività sanitarie che rispondano alle richieste della cittadinanza affinché l’intero Servizio Sanitario Pubblico torni ad essere nuovamente attrattivo sia per l’utenza che per lavoratrici e lavoratori. E’ il momento di correggere i tanti errori degli anni passati, anche quelli generati dai parametri imposti dal Decreto Lorenzin, in cui ha contato più l’equilibrio di bilancio ed i conti economici che la salute dei cittadini. La difesa del Punto Nascita di Sulmona, così come dell’intero sistema sanitario provinciale, deve rappresentare una battaglia comune ed è su questa istanza che lanciamo una mobilitazione territoriale a sostegno del diritto alla Salute costituzionalmente garantito. Da portare avanti anche ad oltranza, se sarà necessario.
“La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti” Art. 32, comma 1 Costituzione Italiana.
CGIL L'AQUILA Francesco Marrelli FP CGIL L'AQUILA Anthony Pasqualone SPI CGIL L’AQUILA Orante Venti FILCAMS CGIL L’AQUILA Luigi Antonetti NIDIL CGIL L’AQUILA Andrea Frasca
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